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Calano dati del Covid: -38% contagi e -25,7% morti in 7 giorni

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana che va dal 6 al 12 gennaio, rileva che in Italia calano contagi, ricoveri e morti per Covid. Infatti i nuovi casi nell’ultima settimana vedono una riduzione del 38,2%.

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, commenta dicendo: “Dai 135mila della settimana precedente crollano a quota 84mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 12 mila casi al giorno. I nuovi casi calano in tutte le regioni: dal -10,9% della provincia autonoma di Bolzano al -50,3% della Liguria. In tutte le province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -4,8% di Crotone al -60,9% di Sassari). In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti“.

Negli ospedali i posti letto Covid occupati in area critica hanno raggiunto il massimo di 347 il 12 novembre e sono scesi a quota 310 il 12 gennaio. In area medica è stato raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, con un calo a quota 6.421 il 12 gennaio. Al 12 gennaio, il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 10,1% in area medica (dallo 0% della Valle d’Aosta al 30,8% dell’Umbria) e del 3,1% in area critica (dallo 0% della Valle d’Aosta al 7,9% dell’Umbria).

Calano del 25,7% anche i decessi (576 negli ultimi 7 giorni, di cui 32 riferiti a periodi precedenti), con una media di 82 al giorno rispetto ai 111 della settimana precedente.

Purtroppo non va bene la campagna vaccinale, solo il 30% di anziani e fragili sono coperti con la quarta dose. Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione, sottolinea: “Purtroppo la campagna vaccinale rimane sostanzialmente al palo, sia per una scarsa incisività della comunicazione istituzionale, sia per le modalità di chiamata utilizzate a livello regionale, sia per la crescente diffidenza dei cittadini nei confronti dei vaccini”.

Nino Cartabellotta continua: “A fronte di una circolazione virale in Italia che, seppur largamente sottostimata, al momento non destano preoccupazioni le varianti emergenti, il rilevante impatto dell’influenza sui servizi sanitari e l’aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di casi Covid-19 richiedono un’adeguata copertura di anziani e fragili con la quarta dose”.

Dal monitoraggio si evince che al 13 gennaio sono state somministrate 5.742.950 quarte dosi, con una media mobile di 9.625 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 9.677 della scorsa settimana (-0,5%). In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 30% con nette differenze regionali: dal 13,6% della Calabria al 43,8% del Piemonte. Per quanto riguarda la quinta dose, non è ancora disponibile nessun dato ufficiale sulle somministrazioni.

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