Tragedia nella tragedia. La drammatica vicenda della sparatoria a Monterey Park, a 13 chilometri da Los Angeles, in California, termina con il suicidio dell’attentatore.
Sabato sera, come noto, un uomo di 72 anni, asiatico, Huu Can Tran, ha fatto irruzione nello Star Ballroom Dance Studio armato di un “potente fucile d’assalto” e ha freddato sulla pista 5 uomini e 5 donne. Altre 10 persone sono state ferite. Tutte di età compresa fra i 50 e i 60.
Poi si è spostato in un altro locale, circa venti minuti dopo la strage a Monterey Park era ad Alhambra. Entra in un altro locale cinese, il Lai Lai, con un’arma diversa da quella usata a Monterey, probabilmente una pistola. Qui però viene bloccato e disarmato da coraggiosi clienti.
Quindi la fuga a bordo di un furgone bianco. Huu Can Tran percorre 50 km prima di essere fermato a Torrance dalle squadre speciali. Gli agenti gli chiedono di uscire, l’uomo non risponde. Poi si sente uno sparo. Dopo circa un’ora gli agenti frantumano i finestrini del van e trovano il corpo del killer senza vita.
Il suicidio renderà più complicato stabilire il movente della strage. “Tutte le piste sono aperte”, ha dichiarato lo Sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna. Si parla di “violenza domestica” ma anche di “crimine d’odio”. Mistero sulle armi.
Il Presidente americano Joe Biden ha espresso vicinanze alle famiglie delle vittime e ha ordinato le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici degli Stati Uniti.
(foto di Pixabay)