Caos nell’apertura della scuola da Regione a Regione


Caos nell’ aperture della scuola da Regione a Regione – “Ci sono tutte le condizioni per riportare gli studenti a scuola l’11 gennaio”, dice la Ministra Lucia Azzolina nell’intervista di  Rai News 24. La scuola “è vita, amicizia, sorrisi, emozioni: il ritorno a scuola l’11 porrà fine a una serie di criticità. I ragazzi vogliono tornare a scuola, ce lo stanno gridando, hanno il diritto di tornare; non può essere la politica e neppure la pandemia a sottrarre loro tutto questo“.

Non penso sulla scuola ci possa essere una battaglia politica – dice Azzolina -, la scuola è il futuro del paese, è il volano, questo deve tornare ad essere un paese per i giovani che ci porteranno fuori dalla crisi attraverso la scuola; dobbiamo dare ai giovani le competenze”.

La Ministra ribadisce: “Se si hanno contagi altissimi posso anche capire, ma allora se si chiude la scuola si deve chiudere tutto il resto, anzi la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere. Se i contagi non sono alti, e ne abbiamo territori così, la scuola deve restare aperta: decisioni diverse non sarebbero comprese; la scuola ha un ruolo fondamentale, parliamo del futuro delle giovani generazioni che devono essere nel cuore delle istituzioni”.  

Caos delle date nelle diverse Regioni

Le scuole dell’infanzia elementari e medie riapriranno in tutta Italia  con pochissime eccezioni in presenza il 7 gennaio.

Lo stesso giorno riapriranno in presenza il 50%  degli alunni, anche le scuole superiori in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta. Nel Lazio, Toscana ed Emilia Romagna le scuole superiori riapriranno al 50% della presenza l’11 gennaio.

Trentino Alto Adige – Gli studenti rientreranno a scuola in presenza al 50% il prossimo 7 gennaio.

Valle d’Aosta – In Valle tutto è pronto per  aprire le scuole superiori il 7 gennaio, assicura Luciano Caveri, assessore all’istruzione della regione alpina.

Piemonte – Allievi delle scuole superiori torneranno il classe il 18 gennaio compatibilmente con l’andamento dell’epidemia. Elementari e medie in presenza dal 7 gennaio.

Liguria – Situazione fluida il governatore Toti nelle prossime ore renderà nota la decisione della Regione sull’apertura di tutte le scuole.

Lombardia – E’ pronta alla riapertura delle scuole, con i piani realizzati dalle prefetture, che riguardano anche i trasporti, tutti definiti. Però, spiegano dalla Regione, il buon senso impone di capire cosa succederà nei prossimi giorni.

Friuli Venezia Giulia – Il Governatore Massimiliano Fedriga ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore dal 7 al 31 gennaio in base alla quale l’attività didattica delle scuole secondarie di secondo grado sarà svolta in Ddi, didattica digitale integrata.

Veneto – Prosegue la chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio.

Emilia Romagna – il 7 gennaio riprenderanno le lezioni a scuola per elementari e medie, l’11 gennaio per i ragazzi delle superiori al 50%: questo l’orientamento che verrà confermato nelle prossime ore quando è prevista una riunione di giunta.

Le aperture della scuola nelle Regioni del Centro Italia

Toscana – Riprenderanno le lezioni in presenza l’11 gennaio. Già il 7 in classe tutti gli altri.

Marche – Situazione da caos anche per la didattica a distanza che proseguirà al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, fino al 31 gennaio.

Lazio – Come in Emilia Romagna si riprendono il 7 le lezioni in presenza per elementari e medie, l’11 (ma dal 7 riprendono le lezioni con la dad) in presenza per le superiori.

Abruzzo e Molise – Il 7 gennaio torneranno a svolgere la didattica in presenza tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo grado e dall’11 il 50% degli studenti delle superiori fino ad arrivare al 75% dal 16 gennaio.

Apertura della scuola nel Sud

Campania – Riapriranno lunedì 11 gennaio per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria. Esattamente com’era prima della chiusura per la pausa natalizia. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.

Calabria – Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio e tutte le altre, di ogni ordine e grado, fino a 15. Lo ha deciso il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì. L’attività proseguirà con la didattica a distanza. L’attività didattica ed educativa per i servizi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia continua a svolgersi in presenza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso di laboratori o per “mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Puglia – “In Puglia le scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori, saranno in Ddi, Didattica digitale integrata, sino a venerdì 15 gennaio 2021. Questa scelta si fonda su ragioni epidemiologiche e di mitigazione del rischio di contagio. L’evoluzione dei contagi e dell’indice Rt non è chiara. Non sappiamo ancora quali effetti sui contagi ci sono dopo il periodo festivo”. Così  il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha firmato poco fa un’ordinanza regionale.

La situazione crea caos anche nelle isole

Sicilia – La scuola si prepara per la riapertura il 7 o l’8 gennaio (le date stabilite nel calendario regionale a inizio anno), con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%.

Sardegna – La Regione sta valutando un ritorno in classe per le superiori, sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza, non prima del 15, ma cadendo di venerdì è ipotizzabile lunedì 18. C’è anche una ipotesi che arriva fino al 1 febbraio. Tutti gli altri rientreranno a scuola il 7 gennaio.

Il caos insomma la fa da padrone. Un’apertura a macchia di leopardo complica il lavoro degli operatori scolastici. Ma il caos caos crea confusione e instabilità soprattutto negli studenti e conseguentemente nei genitori.

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