Caos nella scuola e disaccordo tra Regioni, Presidi e Governo

Alle medie e alle superiori con due positivi in classe i requisiti per frequentare in presenza, durante il regime di autosorveglianza, devono essere dimostrati dall’alunno. Dunque, viene precisato dal MIUR sul suo sito, la norma “autorizza le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy. Con due casi di positività nella stessa classe coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, i guariti da meno di 120 giorni, chi ha fatto la dose di richiamo, possono frequentare in presenza, in regime di autosorveglianza”.


La nota operativa inviata dal MIUR alle scuole in vista della riapertura degli Istituti ricorda che si prevedono “tamponi gratuiti per chi è in regime di autosorveglianza.Tamponi che potranno essere effettuati presso le farmacie e le strutture convenzionate” e servirà la prescrizione del medico.

Continua il dibattito sul rientro a scuola in presenza, con le Regioni che chiedono al Governo di rinviare la data del rientro in classe. Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha detto: di fronte all’importante ondata del contagio e al dibattito conseguente sulla riapertura o meno abbiamo davanti uno scenario che sarà un calvario per la scuola, tra insegnanti colpiti dal Covid, altri assenti per malattia, altri ancora no vax e nuove regole della Dad. Insomma quella della scuola rischia d’essere una falsa apertura. Le Regioni potrebbero attivare ordinanze in qualsiasi momento, e dall’altro, come sta accadendo, il Governo impugnarle, per cui penso sia quanto mai fondamentale una espressione autorevole dal punto scientifico sul tema scuola del CTS, che inspiegabilmente ancora non si è espresso. Auspico che ciò avvenga quanto prima  perché lunedì 10, in linea teorica, si dovrebbero aprire le scuole”.

Intanto in Sicilia il governo rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid, secondo quanto emerge dalla Task Force Regionale e il Presidente  Musumeci  chiede al Governo il ritorno alla Dad.

Il ricorso alla Dad per le scuole medie, elementari e dell’infanzia in Campania secondo l’ordinanza del Presidente  Vincenzo De Luca è  giustificato dalla situazione sul territorio regionale che corrisponde alla fattispecie di “circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Sars-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica” indicata dal decreto legge 6 agosto 2021 che consente anche nelle Regioni che non si trovino in zona rossa, eccezioni allo svolgimento in presenza delle attività educative e scolastiche.

Per il Presidente dell’ANP Antonello Giannelli, “già in queste ore, il numero di studenti positivi, in alcune scuole, ha raggiunto l’ordine delle decine e addirittura centinaia e questo rende quasi impossibile attuare le procedure previste. A mio avviso è molto improbabile che il sistema sanitario, nonostante il supporto delle farmacie nell’esecuzione dei tamponi per gli studenti della scuola secondaria, possa smaltire tempestivamente l’enorme carico di lavoro. Stimiamo che lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti della scuola su un milione, tra docenti e personale Ata”.

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Redazione

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