carcere (pixabay)

Carceri, PD ritira legge su detenute madri

Se la destra vuole “norme per più bambine e bambini in carcere si facciano da soli la legge”. Il PD stoppa l’approdo nell’aula di Montecitorio, previsto per fine marzo, della legge sulle detenute madri. Presentato a prima firma Serracchiani, il provvedimento era stato poi “stravolto” da emendamenti della maggioranza. Il testo è quindi decaduto e la seduta in sede consultiva della commissione Giustizia della Camera è saltata per il ritiro della pdl.

Gli emendamenti presentati dal Centrodestra e approvati in commissioni prevedevano il carcere per le madri in caso di recidiva e cancellavano il differimento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno. “Con la forzatura della destra il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l’obiettivo della nostra proposta è stato cancellato”, spiegano i Deputati dem in commissione Giustizia. Insomma l’obiettivo ‘mai più bambini in carcere’, di fatto non era più il cuore della pdl PD che a quel punto ha fatto decadere il testo.

“Questa destra disumana oggi si scaglia contro le bambine e bambini di detenute madri, che continueranno a dover vivere dietro le sbarre e pagare per colpe altrui. La nostra pdl @Deputatipd voleva evitare questo ingiusto e triste destino. La destra si assuma questa responsabilità”, si legge nel tweet di Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.

Con le modifiche della destra “non solo non riusciamo a far uscire dal carcere i bambini ma ce ne saranno di più. Per questo abbiamo dato un segnale alla maggioranza sorda alle istanze del Paese e della minoranza ritirando il testo perché non vogliamo avere nulla a che fare con queste posizioni di inciviltà e lo abbiamo fatto rinunciando a portare il testo in aula”, aggiunge.

“Non permetteremo al Governo più a destra della storia della Repubblica di usare la nostra proposta – scrive il dem Andrea Casu su Twitter – per stravolgere la Legge Siani e aggravare invece che risolvere la tragedia delle bambine e dei bambini in cella. Continueremo in ogni sede la battaglia per ‘Mai più bambini in carcere'”.

“Con un blitz la destra ha stravolto la nostra la legge per togliere bambini innocenti dalle carceri, dove crescono per le colpe dei genitori: così la situazione sarebbe peggiorata con addirittura più bambini in carcere. Per questo abbiamo ritirato la legge. Una destra crudele”, scrive su Twitter il deputato del PD, Alessandro Zan.

Ostellari, Lega: “la gravidanza non sarà una scusa”

Stamattina era intervenuto sulla pdl sulle detenute madri anche il sottosegretario alla Giustizia, il leghista Andrea Ostellari: “In Commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il Centrodestra, di riforma dell’articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte. Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”.

Una presa di posizione a cui replica il senatore PD, Filippo Sensi: “Dalla Lega sul tema delle detenute madri in Commissione alla Camera un ennesimo strappo, una strumentalizzazione sulla pelle di chi è più esposto, sulla vita dei bambini di chi è in carcere. C’è tempo per rimediare, c’è tempo anche nella maggioranza per isolare questa inumanità”.

Ai dem si unisce anche Azione, favorevole alla pdl PD. Scrive Carlo Calenda su Twitter: “Immorale il comportamento della maggioranza contro le detenute madri e i loro figli. Il PD è stato costretto a ritirare la pdl per la tutela dei loro diritti. Era e rimane una battaglia giusta su cui non si può arretrare: mai più bambini costretti a crescere in carcere!”.

(foto di Pixabay)

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