Carlos Ruiz Zafón e il suo nono libro si avvicinano al grande schermo

Carlos Ruiz Zafón è stato uno scrittore contemporaneo, ma con un animo “antico“. Grazie a lui si è riusciti a scoprire i luoghi di una Spagna che non avremo mai potuto immaginare. Zafón ha  incluso nelle sue opere classici del XIX secolo, una narrativa poliziesca ed un’influenza noir degli autori contemporanei spagnoli e non solo.

Inizialmente inserito nella nicchia di scrittore per bambini agli esordi nel 1993, i suoi libri dal 2001 hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. L’opera prima che ha permesso all’autore di essere conosciuto al mondo è L’ombra del vento, conquistando il vertice delle classifiche letterarie europee, diventando un vero e proprio fenomeno letterario. Solo di questo romanzo ne furono vendute più di otto milioni di copie. L’ombra del vento fa parte di una tetralogia con protagonista assoluto il “cimitero dei libri dimenticati” e la famiglia Sempere.

La trama del libro

Ambientato nel 1945, troviamo Daniel e suo padre proprietari e lavoranti all’interno della loro libreria di libri usati. La madre del giovane Daniel è venuta a mancare da tempo; infatti, lo stesso ragazzo ha la paura di dimenticare il volto della donna. Per il suo compleanno il padre decide di portare il figlio al cimitero dei libri dimenticati, dove chi entra è autorizzato a portarsi via un libro solamente e prendersi cura di lui.

Girando per l’enorme “cimitero” la scelta ricade su L’ombra del vento dello sconosciuto autore Julián Carax. Dalla scoperta di questo libro inizia un viaggio in una Barcellona decadente,  ferita dalla guerra civile e dal franchismo, raffigurata spesso con toni foschi e sotto una pioggia battente. La storia porterà sviluppi sconcertanti, liti familiari e lo svelamento di segreti che non si sarebbero mai dovuti conoscere.

Seguito de L’Ombra del Vento è Il gioco dell’Angelo che vede la luce nel 2008; il libro a differenza del precedente è ambientato in una Barcellona cupa e tumultuosa degli anni venti.

Con il terzo romanzo, Il prigioniero del cielo, pubblicato nel 2011, ci trasferiamo negli 1957 e nel 1959 esce un altro romanzo,  Il labirinto degli spiriti.

Una battaglia legale terrà bloccati i suoi primi lavori pubblicati e non potranno essere conosciuti fino ai primi anni degli anni duemila, quando finalemente Zafón riuscirà a vincere la sua decennale battaglia. Cosi anche la trilogia della nebbia, formata da Il principe della nebbia del 1993, Il palazzo della mezzanotte del 1994 e Le luci di settembre del 1995 lasceranno la Spagna per essere scoperti dal mondo intero. 

Zafón ha sempre mantenuto un profondo legame con Barcellona, città dal fascino gotico e misterioso, rendonole omaggio in quasi tutti i suoi romanzi; come anche nel suo Marina del 1999, ambientato nella città tra gli anni ’70 e ’80.

Carlos Ruiz Zafón e la sua ultima “fatica” La città di vapore 

Oltre alla scrittura, l’altra grande passione di Zafón è stata il cinema: dal 1993 in poi ha vissuto a Los Angeles, dove si è dedicato all’attività di sceneggiatore per Hollywood. Proprio in California, il 19 giugno scorso, è scomparso, a soli 55 anni, sconfitto da una malattia contro cui ha combattuto a lungo.

L’ultima opera, l’omaggio letterario con cui ha voluto congedarsi per sempre dai suoi lettori è La Città di Vapore. E’ una raccolta di racconti pubblicati postumi, un vero dono ai lettori. L’opera è da considerarsi come una estensione del mondo narrativo della saga di Zafón; racconta, infatti, la costruzione del cimitero dei libri dimenticati e svela aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi. Non mancano certo motivi, paesaggi e atmosfere di una Barcellona misteriosa tra i cui sfavillanti edifici si muovono i protagonisti più eclettici. 

Le opere di Carlos Ruiz Zafón sono state tradotte in più di cinquanta lingue e dalle voci che iniziano a trapelare della sua amata Los Angeles proprio La città di vapore dovrebbe diventare apripista per i film basati sui suoi romanzi.

 

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