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Caso Regeni: decisione inviata alla Consulta

È stata accolta la richiesta della Procura sul caso di Giulio Regeni dal gup di Roma, con la decisione di inviare alla Consulta gli atti del processo. Il giudice ha chiesto alla Corte Costituzionale di esprimersi sulla questione relativa all’assenza degli imputati, i quattro agenti egiziani. Ha anche  affermato, che l’Egitto ha fatto “una scelta antidemocratica”.

I genitori di Giulio hanno accolto la notizia con una maggiore speranza.  “Speriamo che questa sia la volta definitiva e che venga sancito che questo processo si può e si deve fare. Visto che noi diciamo sempre che Giulio ‘fa cose’, speriamo che Giulio possa intervenire anche in una riforma legislativa che consenta di non lasciare impuniti i reati di questa gravità quando gli Stati non collaborano”, ha detto l’avvocato dei genitori.

 Il gup di Roma ritiene che la questione sollevata dalla Procura, per l’assenza degli imputati, sia “rilevante e non costituzionalmente infondata”. “La scelta delle autorità egiziane di sottrarre i suoi cittadini alla giurisdizione italiana e all’accertamento delle responsabilità è una scelta antidemocratica, autoritaria, che di fatto crea in Italia, Paese che si ispira ai principi democratici e di eguaglianza, una disparità di trattamento rispetto ai cittadini italiani e ai cittadini stranieri di altri Paesi, che in casi analoghi verrebbero processati”. 

 

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