Castellino agli agenti: “Portatece da Landini o lo andiamo a prendere noi“

Portatece da Landini o lo andiamo a prendere noi”. Queste le parole di Giuliano Castellino rivolgendosi ad alcuni agenti dopo che una parte dei manifestanti, sabato scorso a Roma, era riuscita a sfondare il cordone raggiungendo la sede della Cgil di Corso Italia.

Un particolare contenuto nella richiesta di convalida degli arresti che la Procura di Roma ha avanzato al Gip.

Nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e Castellino, i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento”, si legge nel provvedimento.

Nella richiesta viene ricostruito, inoltre, che giunti presso la sede della Cgil, Castellino si rivolgeva ad un funzionario di Polizia posto a protezione della sede, dicendogli:lasciatece passà, dovemo entrà’. Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo, Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale. Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di Polizia.

Desta allarme sociale – viene riportato nella richiesta di convalida dell’arresto – il fatto che tutti i provvedimenti adottati nel corso degli anni nei confronti di Giuliano Castellino al fine di contenerne la spinta delinquenziale non hanno fin qui sortito risultato alcuno e non sono riusciti ad impedire che lo stesso proseguisse imperterrito nella commissione di reato”.

Nel corso degli anni e a far data dal 1996 e quindi quando aveva meno di 20 anni ha iniziato un percorso delinquenziale che non ha mai subito battute di arresto – scrivono i PM – e che dimostra chiaramente il suo totale disprezzo per le regole del vivere civile. E proprio in tale ottica e al fine di contenere e sottoporre a vigilanza la spinta criminale del Castellino, lo stesso è stato più volte sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, misura, costantemente e reiteratamente violata, anche recentissimamente”, si legge nella richiesta.

Seppure non gravati da misure di prevenzione come nel caso di Castellino, anche Fiore, Aronica e Passaro hanno mostrato nel recente periodo un particolare attivismo nel partecipare – scrivono i magistrati – anche con ruoli di primo piano, alle iniziative di protesta contro i provvedimenti adottati dal Governo e dal Parlamento a tutela della salute e della incolumità delle persone. Iniziative poi sfociate in atti di violenza e nella conseguente commissione di gravi reati”.

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Redazione

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