La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del Governo all’ordine del giorno al DDL Sicurezza, all’esame dell’aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l’esecutivo ad “istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva“.
Un’apertura del Governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: “Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili“.
Insorgono le forze di Opposizione. “Con buona pace di FI, il Governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega” – attaccano dal Partito Democratico, sottolineando con la deputata Simona Bonafè che “siamo di fronte a una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali”.
Anche da AVS si accusano i leghisti di una “vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni“.