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Celiaci: il disegno di legge per aprire i concorsi nelle Forze Armate

Nel nostro paese le intolleranze alimentari chiudono le porte a tantissime persone che vorrebbero intraprendere la carriera nelle Forze dell’ordine. Tra questi anche i celiaci.

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, un complesso di sostanze azotate che si forma durante l’impasto, con acqua, della farina di alcuni cereali: avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. In senso stretto la celiachia non è una malattia, ma una semplice condizione che per manifestarsi necessita della contemporanea presenza di una predisposizione genetica e di un consumo di alimenti contenenti glutine.

Nel 2018 in Senato comparve per la prima volta un Ddl atto all’accesso di coloro che soffrono di questo disturbo alimentare all’interno degli ambienti militari. La prima firmataria di questo Ddl è Daniela Donno che insieme all’AIC, Associazione Italiana Celiachia, hanno richiesto una “Delega al Governo in materia di accesso alla carriera militare per i soggetti affetti da celiachia e da intolleranze alimentari” .

Dopo la Direttiva IGESAN 0047571 del 9 Aprile 2015 con cui il Ministero della Difesa tutela tutti coloro che ricevono la diagnosi di celiachia quando già operano in un corpo militare, evitando quindi che siano messi a riposo forzato, demansionati o riformati, le nuove consapevolezze scientifiche, il miglioramento delle condizioni di vita e l’accesso facilitato alla dieta senza glutine rendono anacronistico il veto ai celiaci, che discende dall’esenzione dal servizio militare sancito a inizio anni ‘80. Per i tanti giovani che hanno volontà e vocazione di mettere il loro operato al servizio dello Stato è difficilmente comprensibile come sia possibile gestire la permanenza in servizio di chi ha avuto la diagnosi di celiachia quando già arruolato e allo stesso tempo si precluda a loro la partecipazione ai concorsi” queste le parole di Giuseppe Di Fabio, Presidente AIC, già nel 2018 quando iniziò l’ìter del Ddl.

Oggi, dopo 4 anni, il Ddl arriva al Senato. Il Disegno di legge in materia dell’ingresso dei ciliaci nelle forze armate dice: 

Art. 1. (Delega al Governo)

1. Il Governo è delegato ad adottare, su proposta del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro della salute, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi allo scopo di eliminare ogni preclusione all’accesso alla carriera militare per le persone affette da celiachia o da altre intolleranze alimentari incluse nell’elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare stabilito dall’articolo 582, comma 1, del testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90. 2. I decreti legislativi di cui al comma 1 sono adottati altresì allo scopo di favorire il rispetto dei principi di equità, di giustizia e di non discriminazione nei concorsi pubblici per l’arruolamento nelle Forze armate.

Art. 2. (Princìpi e criteri direttivi)

1. I decreti legislativi di cui all’articolo 1 sono adottati sulla base dei seguenti princìpi e criteri direttivi:

a) predisporre un sistema correttivo relativo ai casi di soggetti giudicati idonei al servizio militare in sede concorsuale e all’atto dell’arruolamento, che presentino una dichiarata e accertata intolleranza al glutine la quale, in base ai criteri generali e requisiti richiesti dai bandi concorsuali, non ne consenta il reclutamento, anche in caso di patologia asintomatica;

b) modificare l’elenco delle imperfezioni e delle infermità stabilito dall’articolo 582, comma 1, del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, anche al fine di armonizzare ad esso la normativa relativa all’idoneità al servizio militare, tenendo conto del fatto che la celiachia e le intolleranze alimentari non possono costituire un esclusivo motivo valido di inibizione alla partecipazione alle procedure concorsuali per le Forze armate, se non in casi di estrema gravità che pregiudichino l’effettivo svolgimento della carriera militare;

c) considerare che la diagnosi di intolleranza al glutine non può comportare provvedimenti medicolegali per il personale in servizio, salvo i casi in cui la sintomatologia sia talmente grave da pregiudicarne l’idoneità, come previsto anche da disposizioni amministrative del Ministero della difesa;

d) tenere conto, nella modifica dell’elenco delle imperfezioni e delle infermità stabilito dall’articolo 582, comma 1, del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, della necessità di introdurre una distinzione tra intolleranze alimentari e allergie, in quanto queste ultime possono, a differenza delle allergie, presentare una sintomatologia sufficientemente grave da pregiudicare l’idoneità al servizio, fino a causare uno stato di shock anafilattico.

Art. 3. (Parere del Parlamento)

1. Il Governo trasmette gli schemi dei decreti legislativi di cui all’articolo 1, corredati da relazione tecnica, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica per l’espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari.

2. Le competenti Commissioni parlamentari esprimono il relativo parere entro trenta giorni dalla ricezione degli schemi di cui al comma 1.

Art. 4. (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione delle deleghe di cui alla presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In conformità all’articolo 17, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, qualora uno o più decreti legislativi determinino nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione al proprio interno, i decreti medesimi sono emanati solo successivamente o contestualmente all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie.

Art. 5. (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

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