Cgil-Landini: “Risposte Meloni confermano profonde distanze”

L’incontro tra la Premier Giorgia Meloni e i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl è durato quasi due ore e mezza.  Nodo dell’incontro soprattutto la manovra di bilancio 2023.

Il Presidente del Consiglio ha rimarcato che nella manovra non c’è “nessun segnale di lassismo sull’evasione fiscale”. Ha precisato poi la Meloni che le misure legate al Pos e al tetto al contante non c’entrano nulla con l’evasione fiscale.

Inoltre sembrerebbe che la Meloni abbia detto: “Sul taglio del costo del lavoro sono assolutamente d’accordo, è una nostra priorità: sarei felicissima di poter fare di più, il problema sono le coperture. Quanto alla flat tax non introduce alcun discrimine, non penalizza i lavoratori dipendenti”.

Il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine del vertice a Palazzo Chigi, ha dichiarato: “Le risposte arrivate dal premier Meloni hanno confermato le profonde distanze sul fisco e precarietà e anche sulla tutela del potere di acquisto. Avevamo chiesto un taglio cuneo del 5 per cento e l’introduzione del fiscal drag ma non sono arrivate risposte se non un generico ‘valuteremo le risorse'”. Landini sostiene che queste risposte rendono evidente la necessità di “proseguire la mobilitazione”.

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