Chicago la convention di Harris con apertura a Biden

“Kamala-fying the convention”. Politico,  infatti, ricorre a un neologismo, per spiegare come in queste quattro settimane centinaia di democratici hanno lavorato senza sosta per trasformare la convention che si apre oggi a Chicago nella convention che dovrà riunire il Partito intorno a Kamala Harris, che dopo il passo indietro di Biden, e’ la nuova candidata alla Casa Bianca, riaprendo una partita che in molti ritenevano chiusa in favore di Donald Trump.

Il compito più arduo per gli organizzatori della convention è stato quello di riorganizzare il programma con la 59enne Vicepresidente al centro, senza mancare di rispetto all’81enne Presidente in carica ed ai suoi quattro anni di presidenza.

Tornando a Harris, l’obiettivo del suo staff è quello di presentare comunque la candidata come un’ondata di rinnovamento, generazionale e non solo, nel partito, con l’energia e lo slancio in queste settimane hanno permesso ai dem di azzerare completamente il vantaggio che Trump aveva acquistato sul debole Biden.

“Quindi la sfida – conclude uno degli organizzatori della convention – è quella di raggiungere “un delicato equilibro tra la presentazione del mondo, delle convinzioni, le idee e il futuro in cui Kamala crede, senza tralasciare i risultati ottenuti in questi tre anni e mezzo di presidenza Biden”.

Anche perché, rivelava sempre Politico, citando amici e consiglieri stretti del Presidente, nei giorni scorsi, Biden è ancora arrabbiato con Barack Obama, Nancy Pelosi e Chuck Schumer per il modo in cui l’hanno spinto alla rinuncia.

In particolare, spiegavano le fonti, Biden è risentito con Obama che non ha avuto il coraggio di dirgli in faccia che doveva lasciare la corsa, seccato per il ruolo che ha svolto il leader del Senato. Ma, soprattutto, è arrabbiato con Pelosi, giudicando “spietato” il modo in cui l’ex Speaker l’ha di fatto cacciato.

Il rischio è che le tensioni, e gli strascichi di settimane senza precedenti nella storia elettorale moderna americana, possano farsi sentire nella convention che si apre oggi. Stando al programma, infatti, la kermesse democratica sarà aperta proprio da Biden, il cui intervento è previsto per oggi, insieme a quello di Hillary Clinton.

Stando a quanto emerso, comunque, il risentimento di Biden non sarà diretto alla sua vice e possibile successore, perché sosterrà caldamente la corsa di Harris, lodando i risultati raggiunti nei suoi quattro anni alla vice presidenza, che in verità non sono stati poi così rosei.

Ma nel discorso, assicurano a Nbcnews dall’entourage di Biden, il Presidente ribadirà di ritenere che Trump sia un pericolo per la democrazia americana, argomento che era centrale della sua campagna elettorale e da cui si è un po’ distaccata quella di Harris, preferendo invece puntare sulle questioni, come l’economia.

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