Chiesto l’ergastolo per l’omicidio Cerciello

Il Sostituto Procuratore Maria Sabina Calabretta, dopo quattro ore di requisitoria, ha chiesto l’ergastolo in Corte d’Assise a Roma per Finnegan Lee Elder e Cristian Gabriel Natale Hjort, i due giovani americani accusati in concorso di omicidio volontario per la morte di Mario Cerciello Rega, il Vicebrigadiere dei Carabinieri ucciso a coltellate nel quartiere Prati nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019. Il PM ha chiesto la trasmissione degli atti in procura per Pompei e Saracila, i due spacciatori coinvolti nella storia.

Il Procuratore nell’arringa ha descritto dettagliatamente quella notte. “Fu un’aggressione, un attacco violento, micidiale, sproporzionato poco poteva fare per difendersi anche se fosse stato armato, ma non lo era. La finalità di quell’azione era unicamente uccidere”.

Secondo quanto accertato, il Vicebrigadiere è colpito da 11 coltellate in rapida successione, in appena 30 secondi, e il PM continua: “Cerciello non ha avuto il tempo di elaborare nessuna difesa attiva non c’è segno di un attacco di Cerciello o di un tentativo di strangolamento. Il passaggio alle spalle di soppiatto dei due Carabinieri non è ragionevole. E il collega Andrea Varriale non è potuto intervenire, in aiuto del collega durante l’aggressione, in quanto assorbito dalla colluttazione con Natale”.

Il Magistrato, alla fine, specifica: “la responsabilità dei due imputati è condivisa perché ogni scelta quella sera è fatta insieme. È Natale che fa le telefonate, che tratta la dose di stupefacente. È lui che discute e chiede indietro 80 euro e un grammo di cocaina. Quello è il prezzo dell’estorsione”.

 

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