Ci ha lasciati il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli

È morto il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Era di ieri la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. Aveva 65 anni. Si è spento nel Centro oncologico di Aviano in Friuli Venezia Giulia.

Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, era stato ricoverato, sembra, in gravi condizioni, lo scorso 26 dicembre in un ospedale italiano. Il suo portavoce, Roberto Cuillo, aveva dichiarato: “Tale ricovero si è reso necessario per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario. Per questo ogni attività ufficiale del Presidente dell’europarlamento è cancellata“. Precedentemente, nel settembre scorso, il Presidente del Parlamento Europeo era stato ricoverato a Strasburgo per una polmonite non provocata da contagio Covid. David Sassoli sempre a dicembre aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida del Parlamento Europeo.

La malattia e il saluto via social

Il 9 novembre Sassoli aveva postato sui social un video in cui spiegava di aver contratto una ‘brutta’ polmonite. Una polmonite dovuta al batterio della legionella. L’infezione gli aveva causato febbre molto alta e un ricovero a Strasburgo. Aveva dato aggiornamenti della sua condizione di salute con queste parole: “Sono tornato in Italia per riprendermi, ma purtroppo ho avuto una ricaduta. Questo episodio ha portato i medici a raccomandarmi una serie di esami e accertamenti, che sto facendo. I medici stanno ora lavorando perché io possa tornare al lavoro il più presto possibile”. Aveva poi ringraziato quegli stessi medici al suo fianco e concluso con un arriderci. “Non vedo l’ora di rivedervi presto in Parlamento” aveva scritto.

Addio a un giornalista, diplomatico, marito e padre

David Sassoli era nato a Firenze il 30 maggio del 1956. La città che lo ha visto crescere però è Roma, sua casa di adozione. A Roma è stato per molti anni giornalista RAI, scalando le posizioni alla conduzione del TG1 fino a diventare vicedirettore della testata. La carriera giornalistica di fatto si chiude nel 2009 quando Sassoli guarda verso gli scranni delle istituzioni europee.  Decide di candidarsi come capolista del Partito Democratico, ancora agli albori. Viene eletto con 400mila preferenze e diventa Capo delle delegazione italiana a Bruxelles. Nel 2013, invece, torna con lo sguardo a Roma e su sollecitazione di Dario Franceschini si candida alle primarie per diventare Sindaco della Capitale. Viene battuto da Ignazio Marino.

Il lavoro in Europa

Nel contesto politico ed amministrativo europeo Sassoli si occupa soprattutto di trasporti. A lui si deve il cosiddetto terzo pacchetto ferroviario. Lavora sui temi di politica euro-mediterranea e nel 2014 diventa Vicepresidente guadagnandosi la stima di tutti i colleghi in Parlamento. Questa stima ormai legata diffusamente al ruolo gli vale la terza conferma al Parlamento Europeo nel 2019.  Un anno in cui – a luglio in particolare – diventa Presidente, secondo italiano dopo Antonio Tajani. Ancora una volta, sempre nel 2019, si fa il suo nome per la corsa al Campidoglio, ma alla fine è lui stesso, nel corso di un incontro pubblico, a declinare l’invito alla candidatura.

David Sassoli lascia, a 65 anni, la moglie Alessandra Vittorini, architetto, e due figli, Livia e Giulio. Già numerosi in rete i messaggi di cordoglio del mondo del giornalismo e della politica italiana e internazionale.

 

 

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