Cinema – Aldo Moro liberato dalle BR nella fiction seriale di Bellocchio

Marco Bellocchio, 82 anni, nel suo ‘Incontro ravvicinato’ che partecipa alla 16/a edizione della Festa del Cinema di Roma non solo si racconta, ma fa anche vedere in anteprima mondiale alcune scene piuttosto sconvolgenti, oltre che belle, di Esterno notte, la serie tv sul rapimento di Aldo Moro.

Su tutte colpisce quella che si svolge in un ospedale completamente blindato dalle forze dell’ordine e pieno di politici e dove  appare un Aldo Moro redivivo che riceve le visite di Andreotti, Cossiga e Zaccagnini e che esprime davanti a tutti la sua grande gratitudine per le Brigate Rosse che lo hanno liberato, mentre accusa la Democrazia Cristiana.

Provo incompatibilità con il partito, rinuncio a tutte le cariche e soprattutto mi dimetto dalla Dc“. Al capezzale di Mori anche un Andreotti che, alla domanda se bisognasse dirlo al Papa, Paolo VI, raccomanda: “Meglio non dire nulla a Sua Santità“.

Sono le prime immagini di Esterno notte, la serie Rai di Marco Bellocchio, prodotta da The Apartment e Kavac Film, con Arte France e Rai Fiction. Tre clip molto belle e anche particolarmente significative, che abbiamo visto alla Festa di Roma, in chiusura dell’Incontro Ravvicinato con il regista piacentino, 81enne, intervistato da Alberto Crespi e Richard Pena davanti a una platea affollata (tra i presenti anche Fabrizio Gifuni e la moglie, la montatrice Francesca Calvelli).

Nella serie, girata anche a Cinecittà, Fabrizio Gifuni è un Aldo Moro di impressionante somiglianza, Toni Servillo è Paolo VI molto sofferente, ma intransigente, che incontra Moro nei giardini del Vaticano ed esprime preoccupazione per il compromesso storico, il timore della Chiesa sui temi della famiglia, dell’aborto, del divorzio, l’impossibile dialogo con i comunisti sui valori fondamentalei.

In un’altra scena il Capo della DC, il 12 marzo 1978, quattro giorni prima del suo rapimento, assiste dal balcone di Piazza del Gesù ai violenti scontri tra i manifestanti e la polizia. Un’armeria è assaltata e svaligiata, mentre in un cinema di fronte danno Anime perse di Dino Risi con Vittorio Gassman e Catherine Deneuve.

A ispirarmi è stata una foto di lui in doppiopetto di lino, sulla spiaggia di Torvaianica insieme alla figlia e a tanti bambini in costume. Da lì ho pensato di ribaltare il campo rispetto a Buongiorno, notte. Quello era un film tutto all’interno della prigione delle BR, qui cerco di guardare fuori.

La serie ha un andamento classico, parte dalla strage e poi sta sui personaggi che vivono esternamente la prigionia di Moro: Cossiga, Zaccagnini, Andreotti, Eleonora Moro, i terroristi. Le tre scene che vi mostro appartengono tutte al primo episodio”.

Sulle sequenze girate a Cinecittà Bellocchio dice: “una l’abbiamo realizzata sul set dell’antica Roma, in un’altra occasione abbiamo ricostruito San Lorenzo fuori le Mura che ci è stato negato dal Vicariato romano, e abbiamo usato anche immagini di repertorio. Infine abbiamo usato un pezzo di San Pietro, dal set di Habemus Papam e forse anche di The Young Pope di Sorrentino per l’affaccio di Paolo VI, quando fa il celebre appello agli uomini delle Brigate rosse, qui la folla verrà aggiunta in post produzione”.

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Redazione

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