Cinema – Cannes, la guerra: dalla ricostruzione alla realtà

Il Festival di Cannes ha dato spazio non soltanto alla bellezza del cinema e dell’arte ma ha fatto salire sul palcoscenico anche una tematica attuale molto delicata: la guerra. Nella serata di apertura il Presidente ucraino Zelensky ha tenuto un discorso di fronte agli ospiti e alla giuria.

Un’edizione, quella del 2022, che non dimenticherà questa tematica per tutta la durata della manifestazione con film come: “La moglie di Tchaikovsky”, oppure “Mariupolis 2”, pellicola del regista ucraino Mantas Kvedaravičius.

La moglie di Tchaikovsky

Il film biografico racconta del matrimonio tra  Pëtr Il’ic Tchaikovsky e Antonina Ivanovna Miljukova, una sua ex allieva. Una scelta che ha permesso al noto compositore di poter nascondere dagli occhi degli altri la sua omosessualità. Risultato che fu un vero e proprio fallimento, soprattutto per una donna che non ha mai smesso di vederlo come il suo uomo.

Il film è del regista Kirill Serebrennikov, unico russo in gara.

Mariupolis 2

Il documentario è stato realizzato dal regista lituano Mantas Kvedaravicius, ucciso ad aprile da un razzo mentre si trovava a bordo della sua auto in fuga dall’Ucraina in guerra.

A portare a termine l’opera, è la compagna e coautrice Hanna Bilobrova. La donna si trova ora a Cannes insieme a un pezzo del suo amore, uno zaino: “Era una parte di lui, non se ne liberava mai. L’ho portato da Mariupol e lo porto sempre con me. Perché così è come se Mantas fosse sempre con me”.

 

 

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