Non ci sono set della vita sociale e lavorativa che non abbiano impatto con l’ambiente e spesso si stratta di ricadute negative sulla salute del pianeta. Anche la recente pandemia ci ha insegnato l’importanza del ruolo che ciascun abitante del globo deve svolgere per salvaguardare la propria e l’altrui incolumità.
Occorre abbandonare la convinzione che le risorse del pianeta siano infinite e che siano in grado di aggiustare tutto ciò che l’uomo distrugge. Oggi la Terra lamenta le “offese e le ferite” subite nel corso del tempo da parte dei suoi abitanti. Il pianeta appare oggi, per molti aspetti, indebolito e nello stesso tempo adirato e come un leone ferito reagisce spesso con violenza, dando vita ad eventi naturali devastanti e spesso letali per la specie animale.Tutti dobbiamo essere consapevoli che il pianeta ha bisogno del nostro aiuto e tutti abbiamo la necessità, ma soprattutto dobbiamo avere il buon senso, di capire che ciascuno di noi ha il dovere di fare il possibile per sostenerlo e per difenderlo.
Dobbiamo fare in modo che ogni atto perpetrato dagli uomini contro la salute della Terra sia messo al bando e in particolare siano messe al bando tutte quelle azioni che sono fonte di grave inquinamento con effetti negativi che durano nel tempo.
Set cinematografici e lotta all’inquinamento
Tra le varie forme d’inquinamento c’è anche quella dovuta al cinema…se ne parlerà in occasione della “Giornata per la Terra” che ricorre oggi. Sui vari set la svolta green è in pieno boom, con grande impegno di tutta la filiera a cominciare dalle Produzioni. E’ chiaro che le riprese sono il momento più inquinante, ma non è l’unico.
Non a caso anche i festival si stanno attrezzando. Dopo alcuni segnali già colti alla Mostra del Cinema di Venezia, anche il fetsival di Cannes 2021 ha annunciato un cambio di passo radicale.
Gli organizzatori del festival di Cannes faranno quello che anche sui set italiani si fa già. Ovvero, eliminazione totale delle bottiglie di plastica, catering responsabile con prodotti a km zero, materiali biodegradabili, uso di auto elettriche o ibride per i trasporti, avvicinare al 100% il tasso di recupero dei rifiuti, incentivare la mobilità soft ossia a piedi, in bici o con mezzi elettrici. In più il Festival userà un red carpet in materiale riciclato e riciclabile.
Cienam: nascono gli ecoMuvi manager
In Italia apripista è stato il produttore Carlo Cresto Dina (suoi i film di Alice Rohrwacher ad esempio). Tra l’altro è nata una nuova figura professionale: l’ecoMuvi manager che verifica e certifica il rispetto dei protocolli antiinquinamento. Attualmente tre set aperti lo stanno adottando, mentre è in fase di post produzione Ariaferma di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo e Silvio Orlando, prodotto da Tempesta con Rai Cinema e distribuito da Vision.
Il tema riguarda non solo il cinema ovviamente, ma tutto l’audiovisivo: i set televisivi sono molto impattanti sull’ambiente. La seconda stagione della serie Sky Original, Romulus ha l’ambizione di essere la più ecosostenibile di sempre. Fa parte del piano di Sky di diventare Net Zero Carbon entro il 2030. E anche Netflix annuncia il progetto Emissioni zero + Natura, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro la fine del 2022.