Cinema – Grande successo per la II edizione di “Classici fuori Mostra”

Si è conclusa qualche giorno fa,  molto apprezzata  dal pubblico,  la seconda edizione di “Classici fuori Mostra“, la rassegna cinematografica dei grandi classici organizzata dalla Biennale di Venezia per il Festival del Cinema.

Proiettate dal 4 al 20 agosto tredici pellicole recentemente restaurate dalle principali cineteche di tutto il mondo, in versione originale con sottotitoli in italiano. La seconda edizione di Classici fuori Mostra, Festival permanente del cinema restaurato, ha visto la proiezione dei capolavori di maestri del cinema quali Michelangelo Antonioni, John Berry, Souleymane Cissé, Zoltán Fábri, Pietro Germi, Tomás Gutiérrez Alea e Shôhei Imamura. Ed ancora Hiroshi Inagaki, Fritz Lang, Sidney Lumet, Jean-Pierre Melville, Nikita Mikhalkov e Martin Scorsese. Si tratta di un’occasione preziosa per arricchire le conoscenze della storia del cinema, dialogando con i maestri del passato. L’intento è quello di avvicinare il pubblico a film che hanno segnato la storia del cinema in maniera diversa ma ugualmente significativa; soprattutto che continuano a ispirare il lavoro dei cineasti del presente.

I tredici film  restaurati e proiettati

SEDOTTA E ABBANDONATA di Pietro Germi con Stefania Sandrelli, Saro Urzì, Aldo Puglisi, Lando Buzzanca, Leopoldo Trieste, Rocco D’Assunta, Lola Braccini e Umberto Spadaro del 1964;

MUHOMATSU NO ISSHO (L’uomo del risciò) di Hiroshi Inagaki con Tsumasaburo Bando,Yasushi Nagata, Keiko Sonoi, Kamon Kawamura, Hiroyuki Nagato, Ryunosuke Tsukigata e Kyoji Sugi del 1943;

LE CERCLE ROUGE (I senza nome) di Jean-Pierre Melville con Alain Delon, Gian Maria Volonté, Yves Montand, Bourvil, Paul Crauchet, Paul Amiot, Pierre Collet e François Périer del 1970; 

GOODFELLAS (Quei bravi ragazzi) di Martin Scorsese con Ray Liotta, Robert De Niro, Joe Pesci, Lorraine Bracco, Paul Sorvino, Frank Sivero, Tony Darrow, Mike Starr, Catherine Scorsese e Charles Scorsese del 1990;

CRONACA DI UN AMORE di Michelangelo Antonioni con Lucia Bosè, Massimo Girotti, Ferdinando Sarmi, Gino Rossi, Marika Rowsky, Rosi Mirafiore, Franco Fabrizi e Vittoria Mondello del 1950;

DEN MUSO (La ragazza) di Souleymane Cissé con Dounamba Dany Coulibaly, Balla Moussa Keita, Ismaila Sarr, Fanta Diabate, Mamoutou Sanogo, Oumou Diarra e Mamadou Tarawele del 1975;

UTÓSZEZON (Tarda stagione) di Zoltán Fábri con Antal Pager, Janos Rajz, Sandor Kőmives, Samu Balazs, Jozsef Szendrő,  Noemi Apor, Lajos Basti e Janos Zach del 1966;

YOU ONLY LIVE ONCE (Sono innocente) di Fritz Lang con Sylvia Sidney, Henry Fonda, Barton MacLane, Jean Dixon, William Gargan, Jerome Cowan, Charles‘Chic’ Sale, Margaret Hamilton e Warren Hymer del 1937;

SERPICO di Sidney Lumet con Al Pacino, John Randolph, Jack Kehoe, Biff McGuire, Barbara Eda-Young, Cornelia Sharpe, Tony Roberts, John Medici, Allan Rich e Norman Ornellas del 1973;

NEOKONCHENNAYA PYESA DLYA MEKHANICHESKOGO PIANINO (Partituta incompiuta per pianola meccanica) di Nikita Mikhalkov con Aleksandr Kaljagin, Elena Solovej, Evgenija Glušenko, Antonina Šuranova e Jurij Bogatyrev del 1976;

LA ÚLTIMA CENA di Tomás Gutiérrez Alea con Nelson Villagra, Silvano Rey, Luis Alberto Garcia, Jose Antonio Rodriguez,Samuel Claxton, Mario Balmaseda, Idelfonso Tamayo e Julio Hernandez del 1976;

CLAUDINE di John Berry con James Earl Jones, Diahann Carroll, Lawrence-Hilton Jacobs, Tamu, David Kruger, Yvette Curtis e Eric Jones del 1974;

FUKUSHÛ SURU WA WARE NI ARI (La vendetta è mia) di Shôhei Imamura con Ken Ogata, Rentaro Mikuni, Chocho Miyako, Mitsuko Baisho e Mayumi Ogawa del 1979.

Alberto Barbera, Direttore della Biennale Cinema, ha dichiarato: “La piena e convinta partecipazione degli spettatori veneziani alla prima edizione di Classici fuori Mostra tenutasi dal 24 luglio al 30 agosto 2020 nell’arena all’aperto dei Giardini della Biennale ci è apparsa come la conferma dell’esistenza di un pubblico interessato alle proposte cinematografiche che la Mostra è in grado di offrire, anche al di fuori del periodo canonico del suo svolgimento. Questa seconda edizione ha consentito anche ai veneziani di poter fruire del programma di Venezia Classici pensato per l’edizione 2020 della Mostra,  purtroppo poi dirottato sul Festival “Il Cinema Ritrovato” di Bologna a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. Con una differenza: le proiezioni non si sono tenute ai Giardini, dove è in corso la Biennale Architettura, ma al Teatro Piccolo Arsenale opportunamente convertito in sala cinematografica.

 

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