É stata arrestata il capo del Governo birmano, Aung San Suu Kyi, dai militari, durante il colpo di Stato. Tutti i poteri in Myanmar sono stati trasferiti al generale Min Aung Hlaing, capo delle Forze Armate.
La decisione è stata annunciata dall’esercito poco dopo l’annuncio dello stato di emergenza per un anno e della Presidenza ad interim affidata al generale Myint Swe. Aung San Suu Kyi ha esortato il popolo birmano a “non accettare il colpo di Stato”.
I militari denunciano da diverse settimane frodi durante le elezioni legislative dello scorso novembre, vinte in modo schiacciante dall’LND. Gli arresti sono avvenuti poche ore prima della riunione inaugurale del Parlamento recentemente insediato.
I militari affermano di aver identificato milioni di casi di frode, tra cui migliaia di centenari o minori che risulterebbero tra i votanti. Più di una dozzina di ambasciate, avevano sollecitato la Birmania ad “aderire a standard democratici”.
L’esercito birmano ha annunciato di volere indire nuove elezioni alla fine dello stato di emergenza di un anno, per organizzare un trasferimento dei poteri assunti oggi con il colpo di Stato.
Reazioni dal mondo al Colpo di Stato
Gli Stati Uniti continuano ad affermare il loro forte appoggio per le istituzioni democratiche della Birmania. Chiedono, in coordinamento con i partener nell’area, alle forze armate e a tutte le altre parti in causa di aderire alle norme democratiche e di rilasciare i detenuti. Gli Usa, allarmati dalle informazioni che arrivano dalla Birmania, si oppongono a ogni tentativo di alterare il risultato delle recenti elezioni o impedire una democratica transizione.
Il premier britannico Boris Johnson ha condannato oggi il colpo di Stato in Birmania e l’arresto della leader Aung San Suu Kyi. Ha twittato: “Condanno il colpo di Stato e l’incarcerazione illegale di civili, compresa Aung San Suu Kyi, in Birmania. Il voto del popolo deve essere rispettato e i leader civili rilasciati”.