Confcommercio: calo consumi, parte male il 2021

Una calo dei consumi pari all’11% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ed una previsione di Pil di gennaio 2021 rispetto all’anno precedente che segna -10,7% e -0,8% rispetto a dicembre.

Calo: Indice congiunturale di Confcommercio

Sono le indicazioni che arrivano dall’indice congiunturale di Confcommercio. Questa segnala per l’intero anno un calo dell’indice dei consumi (Icc) del 14,7%. Rileva, inoltre, un calo complessivo effettivo dei consumi sul territorio del -10,8%.

Andamento nell’ultimo bimestre 2020

Di seguito,  l’andamento tra il mese di novembre e dicembre, rileva una  riduzione della perdita tendenziale. Questa deriva esclusivamente dalla componente relativa ai beni. Di conseguenza, per questi ultimi, la variazione sull’anno è pari allo -0,6%.

Per molti servizi di mercato  la caduta supera il 50% nel preconsuntivo di fine 2020.

Il commento di Sangalli

Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli avverte che “il 2021 inizia più in salita del previsto: ancora emergenza Covid, dati sui consumi in diminuzione e Pil in forte riduzione. Difficile immaginare il rimbalzo previsto dal Governo nei prossimi mesi”.

L’ultimo trimestre del 2020 è caratterizzato da un marcato indebolimento del quadro economico, seppure di intensità più ridotta rispetto a quanto sperimentato in primavera. Non si può escludere che questa nuova caduta provochi una forte delusione presso gli imprenditori, con conseguenti riflessi negativi sul profilo degli investimenti soprattutto nei settori più colpiti: commercio non alimentare, trasporti, servizi ricettivi e di ristorazione, spettacoli e ricreazione.

.Nonostante qualche importante segnale sul fronte della predisposizione dei vaccini, il permanere di una situazione sanitaria ancora molto difficile, con le correlate misure restrittive, e l’approfondirsi dell’incertezza sulle prospettive economiche portano ad una stima della variazione negativa del PIL  su base annua.

Il 2020 si chiude con una riduzione rispetto al 2019, lasciando  un’eredità negativa al 2021. Anche sotto questo aspetto si dovrà attendere la prossima primavera per tornare a registrare variazioni tendenziali positive dell’indice dei prezzi al consumo, con crescite attorno all’1% solo dopo il mese di luglio.

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