Il Centro Studi di Confindustria scrive che “seppure migliora lo scenario per il Pil nel 2021, con più fiducia dei mercati sull’Italia, con le restrizioni Covid ancora in campo nel primo trimestre un recupero dell’attività è ormai compromesso”.
Gli esperti del Cetro Studi dicono: “Ci sono rischi al ribasso. Sono legati al ritmo di aumento dei vaccini che deve essere più rapido. Deve rispettare gli obiettivi della tabella di marcia prevista dall’Ue. Cresce la probabilità di un segno positivo del Pil già nel secondo trimestre, ma si conferma che un vero rimbalzo si potrà avere solo nel terzo trimestre”.
I mercati finanziari, comunque, ora danno credito all’Italia e il Pil, nel 2021, potrebbe trarne beneficio. Il tasso sovrano ha registrato un netto calo a febbraio a riflesso della formazione del nuovo Governo guidato da Mario Draghi. Il Btp decennale è ai minimi storici (0,52% medio nel mese), lo Spread sulla Germania a +0,98%, valore che non si vedeva dal 2015.
Taglio del debito, migliora la Borsa e i consumi
Questo calo, se permanente, taglia il costo del debito per il Paese. Anche la Borsa italiana ne ha beneficiato. Recuperando rapidamente dopo il ribasso di gennaio (+6,1% da inizio febbraio), pur rimanendo sotto i valori pre-Covid (-9,8%). “Ciò potrebbe spingere – stima il CSc – la fiducia di famiglie e imprese italiane, rimasta debole a gennaio e migliora lo scenario per il Pil nel 2021″. I consumi restano in attesa e gli analisti di Viale dell’Economia avvertono che “Un allentamento delle restrizioni potrebbe rilanciare fortemente i consumi”.
Lo scenario della crisi rilevato dal CSC evidenzia che in Italia i servizi vanno peggio dell’industria, gli investimenti privati faticano a ripartire, l’export è in altalena.
Sulla scena internazionale, resta una dinamica incerta degli scambi mondiali. L’Eurozona va a rilento. Gli Stati Uniti ripartono con le massicce misure di policy varate dall’Amministrazion Biden. In particolare con l’American Rescue Plan da 1.891 miliardi di dollari in tre anni.
