Congo, morte Attanasio e Iacovacci. Tra gli indagati un funzionario del PAM

A distanza di mesi dall’attacco che ha portato alla morte dei due italiani in Congo, l’ambasciatore Luca Attanasio e il Carabiniere Vittorio Iacovacci, giungono alcuni punti di svolta. L’accusa della Procura di Roma è nei confronti di un funzionario del PAM (Programma alimentare mondiale).

Si tratterebbe del responsabile congolese della sicurezza del mezzo sul quale viaggiavano i due italiani. Si comincia ad escludere, quindi, la pista del sequestro di persona in quanto non vi è alcun indagato. L’attacco è avvenuto il 22 febbraio e un mese dopo, sono giunti i primi arresti.

Il Presidente congolese Félix Tshisekedi ha riferito: “Ci sono sospetti che sono stati arrestati e vengono interrogati. Si tratta di assalitori organizzati in bande e hanno molto probabilmente dei protettori”. 

I fatti del 22 febbraio 

L’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il Carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo, sono rimasti uccisi durante un conflitto a fuoco tra sei sequestratori e i Ranger del Parco di Virunga. I due italiani sono stati prelevati dalla gip e portati all’interno della foresta. Dopo circa un chilometro è cominciata la sparatoria e così Iacovacci ha tentato di allontanare l’ambasciatore Attanasio , ma entrambi sono rimasti uccisi.

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