Convergenza di orientamenti: semplificare e agevolare i processi burocratici

Sia gli incontri politici e di Governo, succedutisi a livello nazionale dopo l’avvento del Governo  Draghi ed a livello internazionale dopo la nomina di Joe Biden, sia gli appuntamenti  del G7 e preparatori del G20, manifestano una convergenza di orientamenti.  Sono unanimente rivolti  alla  ripresa delle economie, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione e l’orientamento all’inclusione sociale, la sostenibilità economica, istituzionale, ambientale e l’internazionalizzazione.

Indubbiamente, il rispetto dell’ambiente sta ricevendo nuova linfa, dopo che gli USA hanno dato la disponibilità di tornare al tavolo di Parigi. Questo servirà a raccordare l’impegno dei Paesi industrializzati verso un tale obiettivo, coinvolgendo buona parte  delle risorse assegnate nel New Generation Eu.

In Italia ammontano a circa 70 miliardi, su un totale di 209  a fronte di buoni progetti.

Sicuramente, il Governo, sotto la guida di Mario Draghi, si muoverà  in questa direzione.Farà di tutto perchè l’Italia divenga portabandiera di qualcosa, vista la posizione arretrata che occupa nelle principali classifiche riferite al contesto economico (reddito e parametri economici), sociale (educazione  finanziaria e civica) e civile (qualità della vita).

Non si può non auspicare che questi risultati vengano conseguiti, anche se la situazione attuale ci induce ad essere prudenti, tenendo da conto gli effetti collaterali negativi, come certi costi per le aziende.

Parliamo di sostenibilità

Risulta che, ad oggi, presso la Commissione per la valutazione dell’impatto ambientale, giacciono 640 progetti in attesa di approvazione. Encomiabile che la Commissione abbia prodotto uno sforzo notevole, dando il via, dall’inizio dell’anno, a 47 dossier, pari ad una valutazione al giorno.

Quanto tempo passerà per smaltire l’arretrato, posto che i progetti presentati abbiano le caratteristiche tecniche ed economiche di fattibilità?

Adesso, arrivano i piani del Recovery Plan; particolare peso hanno quelli riguardanti le infrastutture sostenibili, cruciali per creare occupazione.

L’Europa ha lanciato le nuove regole sugli investimenti verdi, per cui un’attività finanziaria, un investimento pubblico, un progetto, dovranno avere la patente di sostenibilità. Tale riconoscimento si ottiene se, come riporta il Sole 24 ore del 16 febbraio, in un articolo a firma di Jacopo Giliberto, si rispettano sei obiettivi:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici, ridurre o evitare le emissioni di gas serra o migliorarne l’assorbimento;
  • adattamento ai cambiamenti climatici, ridurre o prevenire gli effetti negativi del clima  attuale o futuro oppure il rischio degli effetti negativi;
  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine;
  • transizione verso un’economia circolare, focalizzata sul riutilizzo e riciclo delle risorse;
  • prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  • tutela a ripristino della biodiversità  e degli ecosistemi.

La paura è che, al vaglio di questi passaggi, l’approvazione delle iniziative,  subirà un naturale rallentamento, facendo percepire il rischio che si vada a sommare burocrazia a burocrazia.

Covergenza sulla necessità di snellimento delle procedure

All’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte dei Conti, Draghi ha esortato ad evitare l’ulteriore diffusione della “fuga della firma”, dal momento che esiste una provata  convergenza di opinioni su fatto che i Dirigenti pubblici, confusi e schiacciati dall’accatastamento di leggi, norme e regolamenti, evitano di assumere responsabilità, per non  incorrere in reati penali e civili.

Questo è il quadro e non è certo rassicurante. Esso impone di accostare alle esortazioni ed alla presa d’atto di una tale realtà, la convergenza di azioni. C’è, infatti, la necessità inderogabile di uno snellimento delle  procedure, cercando di stimolare il senso di responsabilità di tutti gli attori (burocrati e imprese).

Forse, un controllo severo a posteriori ed una manleva per i funzionari dello Stato, fatto salvo il caso di dolo, può aiutare a rendere realizzabili, nei tempi giusti, le istanze che si avvertono e che vengono richiamate da tutte le parti in campo con salvifiche, ma velleitarie giaculatorie.

Si spera, ma se ne può essere certi, che il Presidente Draghi abbia ben chiara la situazione.

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