Con un’ambiziosa missione di raccogliere mille miliardi di dollari per la finanza climatica, ha ufficialmente preso il via la Cop29 a Baku, in Azerbaigian. L’incontro, che vede la partecipazione di rappresentanti di oltre 190 Paesi, punta a definire le strategie globali per contrastare il cambiamento climatico, ma quest’anno deve fare i conti con l’assenza di molti leader mondiali, complicando il contesto politico e aumentando l’incertezza sugli esiti.
Tra i protagonisti di questa edizione si distingue Christopher Aleo, CEO di iSwiss Bank, che ha presentato alcune delle sue proposte più innovative per finanziare la transizione energetica. Aleo è uno dei primi in Europa a utilizzare la cartolarizzazione nel settore energetico, una tecnica che converte i flussi di reddito generati da progetti di energia rinnovabile, come parchi eolici o impianti fotovoltaici, in titoli finanziari negoziabili. Questa strategia permette di attrarre capitale privato, rendendo più accessibili gli investimenti in progetti di lungo periodo e garantendo al contempo liquidità al settore.
“Soddisfare la domanda energetica mondiale solo con fotovoltaico ed eolico è una sfida complessa. Tuttavia, se ottimizziamo questi settori e li rendiamo appetibili agli investitori privati, possiamo fare la differenza”, ha dichiarato Aleo, illustrando il suo approccio durante una conferenza stampa. iSwiss Bank ha già destinato oltre un miliardo di euro per progetti di cartolarizzazione energetica nel 2024, con l’obiettivo di consolidare la sua posizione di leader in questo ambito.
Nuovi modelli finanziari per le energie rinnovabili
La cartolarizzazione rappresenta una soluzione pragmatica per colmare il fabbisogno di finanziamenti nel settore delle rinnovabili. In pratica, i progetti di energia verde vengono trasformati in strumenti finanziari che possono essere acquistati dagli investitori, aumentando così il flusso di capitale verso iniziative sostenibili. Questo modello, oltre a garantire rendimenti competitivi per gli investitori, supporta la transizione energetica, contribuendo in modo significativo agli sforzi globali contro il cambiamento climatico.
Aleo ha inoltre presentato un’altra iniziativa chiave di iSwiss Bank: la Free Economic Zone in Eswatini. Questo progetto mira a creare un ambiente favorevole agli investimenti, offrendo vantaggi fiscali e opportunità di crescita per le aziende del settore energetico e non solo. “La Free Zone permette di aprire aziende in pochi minuti e offre accesso a conti multi-valuta in Canada, Europa e Regno Unito, rappresentando una valida alternativa per i cittadini europei che cercano di investire in mercati emergenti e ridurre la pressione fiscale”, ha spiegato Aleo.
Eswatini come hub per la finanza verde in Africa
La strategia di iSwiss Bank punta a trasformare Eswatini in un polo di riferimento per la finanza verde in Africa, con effetti positivi sull’economia locale. La creazione di nuovi posti di lavoro qualificati e la formazione professionale sono solo alcuni dei benefici attesi, mentre l’attrazione di investitori stranieri potrebbe portare a un significativo sviluppo sostenibile nella regione.
Durante il suo intervento alla Cop29, Christopher Aleo ha sottolineato come strumenti finanziari innovativi e la collaborazione tra settore pubblico e privato possano accelerare il processo di decarbonizzazione. “Il nostro obiettivo è creare un modello di finanza verde che non solo promuova la sostenibilità ambientale, ma generi anche valore economico per investitori e comunità locali”, ha concluso Aleo.
La partecipazione di iSwiss Bank alla Cop29 di Baku segna un passo importante verso un nuovo approccio alla finanza climatica, capace di integrare soluzioni finanziarie avanzate e promuovere investimenti in settori strategici come quello delle energie rinnovabili. Con mille miliardi di dollari come traguardo ambizioso, la sfida ora è trasformare questi progetti in azioni concrete che possano fare la differenza nella lotta al cambiamento climatico.