Covid Italia: giù Rt, sù incidenza e occupazione terapie intensive

Nuovi dati del report settimanale ISS Ministero della Salute. Rt in diminuzione a 1,34 – sempre sopra la soglia pandemica -, ma sale l’incidenza dei contagi che si attesta 1.158 casi su 100mila abitanti. In salita anche l’occupazione delle terapie intensive (al 3,9%) e i ricoveri (al 15,8%).

L’ondata estiva di contagi Covid preme sugli ospedali. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 14 luglio) contro 3,5% (rilevazione al 7 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,8% (rilevazione al 14 luglio) contro 13,3% (rilevazione al 7 luglio)”.

La percentuale dei casi rilevati “attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (11% contro 10% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (39% contro 41%), e in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (50% contro 49%)”.

14 regioni e province in allerta

Sono 14 le regioni e province autonome dove i ricoveri sono oltre la soglia del 15%. Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, provincia di Bolzano, provincia di Trento, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta. I dati del monitoraggio della Cabina di Regia ISS-Ministero della Salute evidenziano i casi dell’Umbria e della Calabria.

Le tabelle che l’Adnkronos Salute ha avuto modo di visionare, indicano per l’Umbria una occupazione dei posti letto in area medica al 40,6% la scorsa settimana era al 31%, per la Calabria al 30,4% e la scorsa settimana era 25,9%. Oltre queste due regioni attenzionate, c’è il dato della Valle d’Aosta che segna un 29,4% di occupazione dei posti letto in area medica, la scorsa settimana era al 22.4%. La Sicilia è al 27,4%, la scorsa settimana era al 26,1%.

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