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La crisi di Governo vista da New York Times e Washington Post

La crisi di Governo italiano è nell’agenda delle notizie in tutto il mondo. Draghi, Mattarella, Conte si leggono oggi anche su New York Times e Washington Post.

NYT: la crisi italiana presta il fianco a Putin

Il New York Times parla di “inaspettata crisi di Governo, teatrini e macchinazioni dietro le quinte” che hanno “lasciato l’Italia in uno stato di animazione sospesa e creato una potenziale calamità per l’Europa che cerca un fronte unito contro l’aggressione della Russia in Ucraina e affronta un’ondata di infezioni da Covid e crisi energetica“. Il NYT parla anche di come “la possibile uscita di Draghi apra la porta a forze che sono più bendisposte nei confronti di Putin”. Poi si legge di come i fatti di ieri abbiano “chiarito che il peso delle elezioni previste per l’inizio del 2023 continuerà a dividere tutti i partiti e che Draghi, che aveva posto l’unità del Governo come una condizione per la sua permanenza, potrebbe ancora insistere per lasciare”.

E sugli scenari futuri: “La possibile uscita di Draghi apre la porta a forze che sono più bendisposte nei confronti di Putin”, scrive il Nyt. Matteo Salvini “che un tempo indossava magliette con il volto di Putin” “è improvvisamente tornato a contare”. E poi cita Giorgia Meloni e il suo “Elezioni subito”.

L’Italia anche su Washington Post. “Draghi, se si riuscirà a convincerlo a restare, potrebbe rimettere insieme le cose con l’ennesimo voto di fiducia, legato esclusivamente all’esistenza del Governo” scrive il giornale.

“Draghi – prosegue – per 17 mesi è stato una rara forza unificante nella politica italiana”, alla guida di un’ampia coalizione che va da destra a sinistra, ma “quell’unità ha vacillato quando le preoccupazioni per la pandemia sono state sostituite da quelle per l’inflazione, la siccità record e la guerra in Europa“, mentre “alcuni partiti politici” percepiscono che potrebbero avvantaggiarsi dalle elezioni anticipate.

WP: “Anche se l’Italia trova una soluzione, è a breve termine”

“Anche se l’Italia trova una soluzione, è a breve termine. Draghi è sempre stato un leader a tempo, anche se con un peso significativo“, rimarca il Washington Post, ricordando le elezioni del prossimo anno. “L’Italia ha bisogno di un nuovo Presidente e di un Governo stabile. Mario Draghi non può essere la risposta a entrambi“, è il giudizio del giornale.

No stila scenari futuri ma definisce i prossimi giorni come di “negoziati dietro le quinte tra i partiti” che porteranno a una qualche forma di “pacificazione” o a una “rottura netta”.

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