Il Ministro Crosetto, in merito all’attacco terroristico subito dall’ex presidente USA Donald Trump, ha scritto oggi una lunga e profonda riflessione sulla pagina del suo profilo “X”.
Volevano assassinarlo. Dicono ufficialmente i servizi USA. Sono anni che dico e sento dire che in un clima politico come quello che si è creato negli USA ci si poteva aspettare anche qualche folle attentatore.
Perché?
Perché le parole di odio, le parole che negano il diritto alle idee (anche quando sono difficili da accettare) non uccidono, ma seminano il male, avvelenano i pozzi a cui ci abbeveriamo. Il male aumenta la contrapposizione, le divisioni e fa crescere l’odio.
Ed alla fine c’è sempre qualcuno che ne mangia il frutto e pensa di risolvere tutto con la violenza. Trump è vivo per un caso, per pochissimi centimetri.
Se non si fosse salvato oggi avremmo avuto gli USA sull’orlo della guerra civile, probabilmente. Ma non è accaduto e dobbiamo esserne tutti felici.
Anche chi sta dicendo che ora può fare la vittima quasi come se fosse infastidito del fatto che sia sopravvissuto.
Odio, violenza, contrapposizione, non cessano neppure oggi, dopo un fatto così grave? La polarizzazione delle opinioni pubbliche dilanierà le democrazie, se continuiamo così. Negli USA come in UE o in Italia.
Troppe persone pericolose per se e per gli altri, senza rendersene conto spesso, che parlano con linguaggi di odio e divisione, di cui misconoscono gli effetti.
Sarebbe ora di capirlo. Prima che sia tardi.
A @realDonaldTrump arrivi la mia totale solidarietà e vicinanza.
Alla famiglia della vittima innocente porgo le mie condoglianze ed ai feriti l’augurio di pronta guarigione.
Lasciatemi dire una parola di ammirazione per il coraggio e la dedizione con cui gli uomini di scorta, tutti, sanno mettere la vita della persona che proteggono, prima delle loro.