Roma, 12 feb. – (Adnkronos) – Un “nido sicuro” per le cicogne bianche che d’ora in poi avranno un luogo dove tornare ogni anno per la nidificazione. Su un traliccio nel comune di Sorgà, in provincia di Verona, i tecnici di E-Distribuzione hanno condotto con successo l’operazione “Nido Sicuro” provvedendo a installare sui cavi uno specifico nastro che eviterà il rischio di contatto con la linea elettrica.
Alcuni esemplari di cicogna bianca hanno realizzato il proprio nido in cima a un traliccio, una ormai diffusa alternativa a torri e campanili tradizionalmente scelti come luoghi di nidificazione. Nelle scorse settimane, l’associazione Verona Birdwatching ha segnalato la presenza del nido e i possibili rischi per la coppia di cicogne ad E-Distribuzione che, nell’ambito di una consolidata collaborazione, ha immediatamente concordato con la Lipu le modalità di intervento più appropriate.
I tecnici hanno isolato i cavi per una lunghezza di oltre 1 metro e mezzo su entrambi i lati del nido, per evitare sia il contatto delle lunghe ali delle cicogne sia possibili disturbi ai clienti della zona. Non è infatti raro che la caduta di materiali del nido provochi delle micro interruzioni di energia elettrica, un fenomeno difficilmente avvertito nella abitazioni ma potenzialmente in grado di disturbare impianti industriali particolarmente sofisticati.
Non solo cicogne. Dal nibbio reale al capovaccaio, progetti di tutela dell’avifauna.
Quello del “nido sicuro” non è l’unico progetto che E-Distribuzione dedica all’avifauna, che dedica particolare impegno alla tutela delle specie più rare e a rischio estinzione, favorirne il ripopolamento, reintrodurle nei loro habitat, ridurre il rischio di folgorazione.
Partiamo dai progetti Life che nascono per salvaguardare le specie e gli habitat dei volatili a rischio. In questo ambito, E-Distribuzione è impegnata nella realizzazione di interventi per ridurre il rischio di elettrocuzione (ossia la folgorazione per contatto con elementi conduttori, rischio legato soprattutto alle linee elettriche di bassa e media tensione) e la collisione in volo contro i conduttori, oltre che azioni di ripopolamento e monitoraggio di specie animali minacciate.
Life Save The Flyer: dal 2010 al 2014 nei Comuni Montani Amiata Grossetana e nella Comunità Montana dell’Esino Frasassi, è stata messa in sicurezza una vasta area per il nibbio reale dove numerosi esemplari sono stati liberati per completare il programma di ripopolamento grazie alle attività di monitoraggio, con radiotracking terrestre e satellitare; sono stati messi in sicurezza oltre 77 km di linee in media tensione, effettuando interventi volti a ridurre il rischio di folgorazione dell’avifauna mediante l’isolamento delle parti sotto tensione potenzialmente pericolose e la sostituzione di supporti con isolatori rigidi. Nell’ambito dello stesso progetto sono stati attuati alcuni interventi simili anche all’interno del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, nelle Marche.
Life Egyptian Vulture: dal 2017 la tutela del Capovaccaio, avvoltoio a maggior rischio di estinzione, è al centro di un progetto da 5 milioni di euro che si sviluppa in Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, nelle isole di Fuerteventura e Lanzarote, nell’Arcipelago delle Canarie.
Poi ci sono Life Lanner, per incrementare l’esigua popolazione di falco lanario nella Provincia di Viterbo; e Life Milvus, per reintrodurre una popolazione di nibbio reale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e supportare la conservazione della specie in Corsica.