Dati relativi all’epidemia: oggi in Italia 16.146 contagi e 477 morti

Secondo i dati del bollettino della Protezione Civile diffuso dal Ministero della Salute i nuovi contagi da coronavirus in Italia di oggi sono 16.146. Da ieri sono stati registrati altri 477 morti che portano il totale a 81.325 dall’inizio dell’epidemia di covid-19.

Oggi per la prima volta sono stati inseriti nel bollettino i test antigenici nel calcolo complessivo dei tamponi. Con questi ultimi crolla l’incidenza dei positivi. In tutto vengono segnalati 273.506 tamponi di cui 156.647 molecolari e 116.859 antigenici. Il tasso di positività è del 5,9%, in netto calo rispetto al 10,7% di ieri. Se si calcolasse l’incidenza solo sui molecolari il tasso sarebbe oggi stabile al 10.3%.

I dati dell’ISS

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato: “L’Europa è sempre in piena pandemia. Ciò vuol dire che dobbiamo stare sempre molto attenti a adottare tutte le misure nazionali e europee per poterla controllare. L’Italia è in una fase di ricrescita ma di crescita lieve e grazie alle misure non ci troviamo di fronte a impennata della curva. Precisa Brusaferro:  “Non c’è comune in Italia che non abbia segnalato dei casi quindi il virus circola in tutte le aree del Paese”

Il Presidente ha aggiunto: “La curva dell’occupazione dei posti letto in terapie intensiva e area medica si è un pò fermata, quindi siamo ancora in una fase di stabilità. La probabilità che si possa pero superare la soglia critica, però, riguarda molte regioni ed è opportuno intervenire tempestivamente”. Ha poi spiegato: “I dati indicano che l’Rt e incidenza sono aumentati ma va riconosciuto che l’aumento contenuto dell’incidenza è frutto degli sforzi fatti negli ultimi 15 giorni. Ci sono regioni come Veneto e Friuli Venezia Giulia e PA Bolzano, che hanno però incidenze particolarmente elevate. Siamo quindi in una fase delicata in cui sono richieste rigorose misure di mitigazione per fare sì che la curva si appiattisca sempre di più e poi possa decrescere anche in una stagione caratterizzata dall’influenza”. 

L’inserimento dei test antigenici

Il Direttore della Prevenzione del Ministero della salute, Gianni Rezza, ha detto: “I test antigenici sono un utile ausilio quando bisogna prendere velocemente decisioni di sanità pubblica. Hanno performance quasi equiparabili ai test molecolari, che restano però lo standard. Entro fine mese o inizio febbraio comincerà la fase di vaccinazione degli over-80. Per ora le tabelle di marcia vaccinali sono rispettate e addirittura anticipate. Non mi risulta ufficialmente per ora un ritardo di Pfizer ma non mi sembra che ci siano problemi di approvvigionamento”.

Rezza ha precisato: “Non potremo raggiungere l’immunità di gregge attraverso le vaccinazioni prima di 6-8 mesi. Il primo obiettivo è abbattere l’epidemia, casi gravi e decessi e rendere gli ospedali Covid-free”.

 

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