Decima giornata di mobilitazione in Francia

In Francia decima giornata di sciopero nazionale e mobilitazione contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron che oggi riunisce il Consiglio dei Ministri.

Già dalle prime ore dell’alba i manifestanti sono scesi in piazza, bloccando ad esempio la tangenziale nel nord del Paese.

Il Ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha annunciato un “dispositivo di sicurezza inedito”, con 13mila agenti di Polizia e gendarmi schierati, di cui 5.500 solo nella capitale.

Secondo una fonte della Polizia si prevedono “il doppio o addirittura il triplo” di manifestanti rispetto alle precedenti mobilitazioni cpon la presenza sempre più elevata di giovani.

Le autorità prevedono un totale di 650.000-900.000 manifestanti, di cui 70.000-100.000 a Parigi.
Il traffico ferroviario subirà delle limitazioni: saranno attivi TGV su cinque e un TER su due in media secondo il gestore ferroviario Snfc. Difficoltà anche nei trasporti parigini, dove la RATP ha ridotto il traffico sulla maggior parte delle linee metro e RER. Il 15% delle stazioni di servizio ha esaurito almeno un carburante, soprattutto nell’Ovest e nel Sud del Paese, conseguenza della chiusura di cinque delle sette raffinerie francesi. A Parigi 7.300 tonnellate di immondizia non raccolta ingombrano ancora i marciapiedi.
Il segretario del sindacato CFDT, Laurent Berger, ha invocato questa mattina “una mediazione” per trovare “una via d’uscita” alla situazione che blocca il paese ormai dal 19 gennaio”.

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