Difesa Europea e Sistema di Formazione

Si è svolta un importante conferenza digitale, organizzata dal Rotary Club Roma Cassia, presieduto dall’Ingegnere Franz Martinelli, che attraverso gli interventi del Generale Guglielmo Miglietta e dell’Ingegnere Alessandro Ortis ha sviscerato l’attualità della sicurezza europea, l’idea di una difesa comune europea e le nuove dinamiche, dalla formazione militare alla sicurezza digital e alle nuove sfide geopolitiche.

Il Generale di Corpo d’Armata, Guglielmo Luigi Miglietta, Comandante  di NRDC-ITA (Corpo dArmata Italiano di Reazione Rapida della NATO) è estremamente attivo nella promozione di nuovi progetti addestrativi e di ricerca su temi di comune interesse, in relazione agli attuali scenari di crisi internazionali.

L’NRDC-ITA è un comando multinazionale a guida italiana, costituito dal ministero della Difesa nel 2001, quando la Nato decise di creare diversi comandi ad alta prontezza operativa per rispondere efficacemente alle complesse minacce internazionali emerse a ridosso del nuovo millennio. L’NRDC-ITA può essere rapidamente impiegato per dirigere operazioni all’interno e all’esterno del territorio degli Stati Membri della Nato per la difesa collettiva dell’alleanza. Nel corso dei suoi due decenni di attività, l’NRDC-ITA ha assolto differenti ruoli e funzioni a favore dell’Alleanza, quali il comando di componente terrestre per la Nato Response Force (NRF), ed è stato impiegato più volte in Afghanistan, con ruoli di guida della missione.

Lattualità operativa è focalizzata su sfide geopolitiche comuni ai singoli Stati e alle organizzazioni regionali, e sull’idea crescente di doversi preparare per affrontare in maniera unitaria, anche a livello europeo, le nuove minacce alla sicurezza nazionale e internazionale. Nell’applicazione del concetto del “Comprehensive Approach”, adottato con il Summit di Lisbona del 2010, le analisi in merito alla minaccia vengono sviluppate mediante lo scambio di informazioni anche con “Non NATO Entities”, Organizzazioni  internazionali e governative, centri di eccellenza, Istituzioni e Universita’  esterne all’Alleanza in senso stretto. Grazie alla collaborazione e alle opportunità di sinergia che possono svilupparsi, si garantisce la possibilità di ottimizzare i piani e gli orientamenti di impiego a supporto di potenziali aree di crisi in diverse aree geografiche su scala globale, fornendo al contempo utili strumenti per migliorare le capacità di orientamento, assistenza e consulenza in supporto a paesi partner.  

Durante la conferenza online, il Generale ha dichiarato: “La portata delle nuove sfide globali alla nostra comunità europea eccede le singole capacità di uno stato membro, e lUnione Europea offre strumenti condivisi di cooperazione e difesa. Strumenti utili anche per ottimizzare e aumentare il bilancio per la nostra difesa comune. La crescente concorrenza strategica e geopolitica, la complessità dei nuovi conflitti, l’avanzare delle nuove tecnologie e delle minacce ibride e la dipendenza dalle reti digitali danno slancio a nuove visioni sulla difesa e la sicurezza europea. L’Europa sente la necessità di assumersi più responsabilità per la propria sicurezza e fare la differenza” con un ruolo piùdeterminante, scenario possibile se affrontato con una visione unitaria. Muoversi con attivismo nella politica estera e nelle politiche di Difesa per consentire alle Forze Armate dell’Europa di realizzare sinergie tecniche e industriali, unificazione nei processi di formazione del personale e della programmazione capacitiva. Questo processo di individuazione e sviluppo di capacità militari idonee, ovviamente non deve e non può essere antagonista, ma complementare a quanto in essere in ambito NATO. Questi sforzi collettivi rafforzano, anziché indebolire, il partenariato strategico UE-NATO e le relazioni transatlantiche.

In rapporto alla formazione militare e alla sicurezza, l’Ingegnere Alessandro Ortis ha relazionato sulle nuove dinamiche della formazione di base, illustrandoil progetto di valorizzazione europea” della storica Scuola Militare di Napoli.

Questo progetto fu lanciato dalla Associazione Ex Allievi e, con un Protocollo interistituzionale del 2014, fu accolto con grande favore e sostegno dalle Istituzioni civili e militari perché vantaggioso per tutti: per la Nunziatella e le Forze Armate, per la Città di Napoli e la sua Regione, per il Paese e per l’Europa. Due sono gli scopi portanti del progetto “Grande Nunziatella Europea”, già avviato in fase esecutiva dalla Difesa e dal suo Stato Maggiore dell’Esercito.

Il primo scopo è quello di assicurare alla Nunziatellaun ammodernamento e un ampliamento strutturale con l’incorporazione della limitrofa Caserma Bixio; consolidare la sua antica e irrinunciabile collocazione sullo splendido sperone di Pizzofalcone; potenziare ulteriormente le sue dotazioni e attività dedicate allostudio, alla cultura e allo sport; valorizzare la prestigiosa funzione formativa della Nunziatella con diplomi liceali da “baccalaureato europeo”, equivalenti a tutti i diplomi di maturità degli Stati della UE; aumentarne il numero degli allievi, anche con concorsi aperti pure a giovani di altri Paesi. La Nunziatella, la più antica Scuola Militare d’Europa è così destinata a diventare la prima “Scuola Militare Europea”.

Il secondo scopo è far sì che il progetto consolidi fortemente il già plurisecolare e fertile rapporto osmotico culturale, sociale e istituzionale Nunziatella-territorio. In effetti il progetto comprende, fra l’altro: attrezzature sportive per varie discipline, fruibili pure per iniziative congiunte con altri Istituti cittadini di formazione; un ampio auditorium (550 posti), utilizzabile anche per eventi istituzionali nazionali ointernazionali; una ricca Biblioteca aperta a pubblico e studiosi, nonché in grado di accogliere e proteggere beni culturali di altre istituzioni; un Museo, primo in Italia, dedicato alla Repubblica napoletana del 1799 e un piccolo anfiteatro all’aperto con passeggiata vista mare.

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