Difesa italiana in concorso alle FF.AA. slovene per la lotta al Covid-19

Su iniziativa del Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha dato mandato al Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) di pianificare e disporre l’invio in Slovenia di personale medico e infermieristico, che si affiancherà alle unità mediche delle Forze Armate slovene che stanno operando sul territorio presso gli ospedali COVID del Paese.

Due settimane fa il Ministro Guerini, in occasione dell’incontro a Roma con l’omologo sloveno Matej Tonin, aveva dichiarato la disponibilità della Difesa di fornire aiuto e assistenza sanitaria a supporto delle strutture sanitarie civili slovene, nell’ambito delle attività connesse al contrasto alla pandemia.

Sono quindici i medici e infermieri che hanno raggiunto o raggiungeranno nelle prossime ore la capitale Lubiana, divisi in cinque team: sei dall’Esercito Italiano, tre dalla Marina Militare, tre dall’Aeronautica Militare e tre dall’Arma dei Carabinieri.

Il COVI ha predisposto, inoltre, una seconda aliquota di personale, composta da altri quindici sanitari, i quali, con un preavviso di 48 ore, potranno essere impiegati in territorio sloveno per la medesima esigenza.

Ciascuna aliquota verrà impiegata in Slovenia per un periodo di 45 giorni, al termine del quale sarà previsto un turn-over di personale. Le attività proseguiranno fin tanto che ce ne sarà l’esigenza.

L’operazione rientra nell’ambito dei consolidati rapporti di assistenza reciproca tra Italia e Slovenia, sia nel campo della Difesa, in termini di cooperazione tra le Forze Armate dei due paesi, sia in quello di mutua assistenza sanitaria.

La Difesa italiana continua a impiegare sul territorio nazionale tutti gli assetti sanitari e logistici delle Forze Armate impiegati nel contrasto alla pandemia, avvalendosi anche delle specifiche professionalità militari e delle capacità di programmazione e pianificazione operative del COVI.

Il COVI coordina gli assetti della Difesa impiegati nelle operazioni IGEA, EOS, MINERVA e ATHENA,  compresi,  i Presidi Vaccinali della Difesa e i team mobili per le vaccinazioni e i tamponi a domicilio, mette a disposizione infrastrutture per l’isolamento di personale civile e militare colpito dal virus, predispone i piani per il trasporto dei vaccini a favore dei contingenti schierati all’estero, organizza trasporti sanitari e in bio-contenimento, impiega personale medico e infermieristico militare in supporto alle ASL.

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Redazione

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