Ministro Speranza

DPCM, Ministro Speranza: “Stato di emergenza fino al 30 aprile”

L’Aula della Camera ha approvato, con 295 voti a favore, 220 contrari e sette astenuti, la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del Ministro della Salute Roberto Speranza sul prossimo Dpcm con le ulteriori misure di contrasto al Coronavirus.

Secondo quanto detto dal Ministro, questa settimana c’è stato un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia e le terapie intensive hanno superato il 30%.

Dodici regioni sono ad alto rischio, otto a rischio moderato e una sola regione a basso rischio. Speranza ha fatto riferimento anche al resto dell’Europa e del mondo dichiarando che il virus continua a circolare con forza crescente. Le dodici regioni entreranno in zona arancione mentre a quelle che rimarranno gialle sarà comunque vietato lo spostamento tra regioni.

A causa di un peggioramento dei parametri è stato prorogato lo stato di emergenza fino al 30 Aprile. Oltre alle tre zone è prevista anche una quarta, la zona bianca, con incidenza sotto 50 casi ogni 100.000 abitanti e Rt sotto a 1. Tutto questo è contenuto nel nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire dal 16 gennaio.

Ministro Speranza, la situazione dei vaccini

È confermata l’indicazione per poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi ed è vietato l’asporto dopo le 18 per i bar. Durante il suo intervento, il Ministro Speranza ha parlato anche della disponibilità dei vaccini: “Siamo fiduciosi che un aumento delle dosi avverrà in tempi non lunghi. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell’assoluta sicurezza, ecco perché dobbiamo dare agli scienziati il tempo necessario per completare il lavoro”.

Il Ministro ha anche assicurato che nel primo trimestre ci sarà l’autorizzazione del vaccino di Johnson&Johnson. I risultati del vaccino italiano ReiThera sono molto incoraggianti. “L’Italia è pronta a mettere in campo una squadra forte con l’aggiunta di 40.000 medici e le farmacie in prima linea”. Prosegue Speranza: “le tappe della campagna di vaccinazione sono: il personale sanitario, RSA e le persone sopra gli 80 anni”.

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