Duro commento dell’UE sul futuro dell’Italia

La Presidente  della Commissione Europea  Ursula von der Leyen dice di guardare al risultato delle elezioni in Italia. “Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia – ha detto rispondendo a una domanda a Princeton – Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria“.

Il mio approccio è che con qualsiasi Governo democratico disposto a lavorare con noi, lavoreremo insieme. E’ interessante vedere le dinamiche dei lavori del Consiglio Europeo” –  ha dichiarato.

Non ha “peli sulla lingua”, la Von der Leyen,  e chiarisce un concetto che sta alla base dello spirito dell’Unione: “Non c’è solo un Paese che dice voglio questo, voglio quello. Sei al Consiglio Europeo e realizzi che il tuo futuro e il tuo benessere dipende anche dagli altri ventisei Stati membri. A volte siamo lenti e parliamo tanto, ma il bello della democrazia è anche questo“.

Parole che interpretano il “wait and see” con cui l’UE guarda a un possibile Governo guidato da Giorgia Meloni. A Bruxelles, secondo la prassi, si dà un peso relativo a quanto viene detto in campagna elettorale nei singoli Paesi membri, perché si è più attenti all’atteggiamento collaborativo con cui i leader si siedono al Consiglio Europeo.

Vedremo come vanno queste elezioni: anche le persone, a cui i Governi devono rispondere, giocano un ruolo importante. La democrazia ha bisogno di tutti voi, e’ un costante lavoro in corso, non finisce mai. Non è mai al sicuro” – ha precisato  la Presidente  parlando alla platea americana che la incalzava sul sistema di garanzie che ha a disposizione l’Unione.


Secondo Matteo Salvini si tratta di parole disgustose e afferma- “Cosa vuol dire se le cose vanno in una direzione difficile? Se non vince la sinistra? È un’invasione di campo non richiesta. La signora rappresenta tutti gli europei, tutti gli italiani, non solo quelli che votano a sinistra, il suo stipendio è pagato da noi. A me sembra una disgustosa e arrogante minaccia. Il Gruppo  parlamentare della Lega a Bruxelles presenterà una mozione di censura nei confronti di quella che è una palese violazione – ha aggiunto Salvini – Domenica votano italiani, non i burocrati di Bruxelles. Se io fossi il Presidente della Commissione UE mi preoccuperei di bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas”.

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