È venuta a mancare la musa di Dario Argento: Daria Nicolodi

Se ne è andata, ieri sera, la musa di Dario Argento, l’eroina di Profondo rosso, Daria Nicolodi. L’attrice, cantante, sceneggiatrice e artista diceva di sé: “mi piace un po ‘garbeggiare’, nel senso che a una certa età sento che il mio mondo è proprio quello dello spettacolo, ma che adesso mi diverto di più ad applaudire i miei amici piuttosto che stare sotto i riflettori“.

In gioventù la Nicolodi, durante il suo debutto nel mondo del teatro, stabilì un sodalizio artistico con Carmelo Bene: “Amico soltanto, uno dei pochi con cui era bello fare ‘nottata’; tanto amico che mi mise nei titoli della sua ‘Salomè’ anche se non era vero perché durante le riprese io ero impegnata in teatro“.

Nel 1975 conosce Dario Argento durante i provini di Profondo rosso. Il regista e l’attrice diventano subito una coppia esplosiva: Dario e Daria, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà a lungo tra tempeste e rappacificazione che riguardano anche la creatività del regista. La coppia ha due figlie: Fiore e Asia, che la ricorda commossa in un post su Instagram: “Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire“.Dario e la sua musa si separano nella vita privata, ma non da quella artistica, fino all’ultimo capitolo della trilogia delle Madri.

Con la morte di Dario Nicolodi, se ne va una dell’icone del cinema horror italiano.

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