Domani, giovedì 25 maggio, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni presenterà ufficialmente la candidatura di Lula, in Sardegna, come sito prescelto per la futura grande infrastruttura di ricerca per la rivelazione delle onde gravitazionali. L’investimento è di 1,9 miliardi di euro in 9 anni e produrrà 36mila posti di lavoro per realizzare le strutture. Al fianco di Giorgia Meloni all’Osservatorio di Monte Mario, a Roma, sede centrale dell’Inaf, siederanno anche il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Al tavolo all’Inaf siederanno anche il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini; il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone; il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano. Dunque l’esecutivo getta il guanto di sfida all’Olanda, l’altro Paese in europeo in gara, che ha proposto il sito Limburg, al confine fra Belgio e Germania, non lontano da Maastricht, come sede per l’Eistein Telescope. Scrive Adnkronos.
L’Italia vuole vedere sorgere il grande rilevatore di onde gravitazionali e propone l’area della miniera dismessa di Sos Enattos come sito per l’infrastruttura di ricerca che sarà in grado di osservare un volume di universo almeno mille volte maggiore rispetto agli attuali strumenti di seconda generazione.