Elezioni 25 settembre: cosa ne pensano i leader politici

Ieri, giovedì 21 luglio, sono state ufficialmente sciolte le Camere con l’invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a mettersi subito all’opera per poter garantire sicurezza al Paese e per far fronte alle difficoltà che l’Italia sta passando in questo momento.

Il 25 settembre è la data delle votazioni; cosa ne pensano i leader delle varie forze politiche? Silvio Berlusconi sostiene che il Centrodestra non debba dividersi in diverse liste, ma essere unito. “Forza Italia è pronta, la campagna elettorale sarà molto contenuta nei tempi. Io sarò in campo, come altre volte. Sento il senso di responsabilità di essere presente affinché il mio Paese rimanga nella parte della libertà e della democrazia e non vada a sinistra. Tutti i giorni sarò qui a raccontare quel programma che ho già scritto per il 2023, che conterrà molte novità. Un programma avveniristico che porta il cambiamento di cui l’Italia ha bisogno”. Ha riferito il Cavaliere durante un’intervista.

In risposta, Letta: “L’errore della vita da Berlusconi e Forza Italia, non si sono resi conto, la giornata politica di ieri cambia il quadro politico italiano. La mia impressione è che sia molto complicato immaginare che coincidano di nuovo le nostre strade dopo la scelta di ieri, molto sbagliata”.

Ancor più severa Giorgia Meloni. ‘‘E’ probabile che Draghi abbia colto la palla al balzo di una maggioranza un po’ curiosa e bizzarra per farsi da parte e non dover assistere da Palazzo Chigi al rischio dell’arrivo di una tempesta. Un modo per poter dire ‘la tempesta è arrivata, perché non ci sono più io”. Queste le sue parole in merito alla decisione di Mario Draghi di dimettersi.

“Francamente – prosegue Giorgia Meloni –  non ci aspettavamo di arrivare al voto il prossimo 25 settembre, nel senso che la dipartita di questo governo è stata parecchio rocambolesca, per certi versi inaspettata. Comunque, pronti al voto siamo sempre stati e lo siamo anche ora.”

Matteo Renzi ha replicato: “Hanno cercato di esagerare, volevano buttare fuori la Lega per fare la riedizione del governo giallorosso”. “Se fossi segretario del Pd – prosegue il leader di IV – adesso tenterei la carta area Draghi. Forza Italia ieri è sparita, non puoi dire che sei moderato e mandare a casa Draghi per andare con Salvini e Meloni. Sono andati via Gelmini, Carfagna e pure Brunetta, faranno la lista con Salvini e saranno divorati dalla Lega. Il Pd voleva convincere i Cinquestelle a votare per fare il Conte ter con Draghi. Hanno cercato di esagerare, volevano buttare fuori la Lega per fare la riedizione del governo giallorosso: la colpa politica è di Conte, il colpo finale di Salvini ma ci sono una serie di imperizie, tranne noi che abbiamo sempre tenuto la barra dritta a sostengo di Draghi”.

(Foto Agenzia DIRE)

 

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