Emilia-Romagna, una Regione già ferita dal terremoto di 11 anni fa

Emilia-Romagna,20 maggio 2012 pochi minuti dopo le quattro del mattino, una scossa di terremoto di magnitudo pari a 5.9 fa tremare la terra, nella Pianura Padana.Colpite le provincie di Ferrara,Modena, Reggio Emilia,Bologna ,Mantova .La serie di scosse fu avvertita in tutta l’Italia centro -settentrionale e nei Paesi confinanti.Intenso fu lo sciame sismico, con il ripetersi il 29 maggio di un’altra serie di forti scosse ,la maggiore di 5,8 di magnitudo.

Gli eventi sismici hanno interessato un’area di grandi dimensioni e densamente popolata.  Nel complesso, a seguito del sisma, 19.000 famiglie hanno lasciato le proprie abitazioni, 16.000 persone sono state assistite dalla protezione civile,  14.000 le case danneggiate, sono state stimate 13 mila attività produttive danneggiate e 1.500 edifici pubblici e strutture socio sanitarie lesionate.

Le parole di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna

L’undicesimo anno dal sisma in Emilia cade nel momento in cui siamo alle prese con un nuovo terremoto: l’alluvione che in questi giorni ha colpito il nostro territorio può davvero essere definita tale per la devastazione che ha prodotto. Prosegue Bonaccini:Stiamo fronteggiando un’altra emergenza di proporzioni enormi, che causa dolore e sofferenze, vittime, persone costrette a lasciare le proprie case, danni ai servizi, alle infrastrutture, al sistema economico. L’Emilia-Romagna è di nuovo ferita. E di nuovo si rialzerà.” 

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