Esercito “Operazione Omnia”: protezione, evacuazione, trasporto e accoglienza

L’Operazione “Aquila Omnia” è la missione italiana per evacuare i collaboratori afghani e il personale ancora presente in Afghanistan, da Kabul all’Italia. Gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano in prima linea sono i Paracadutisti del 187° Reggimento della Brigata “Folgore” che garantiscono la sicurezza delle operazioni di imbarco.

A questi si aggiunge un’aliquota di militari del Reparto Comando Supporti Tattici della Brigata “Granatieri di Sardegna”, impegnati all’interno dell’aeroporto della capitale afghana con il compito di coadiuvare le attività di individuazione e identificazione dei cittadini afghani che hanno collaborato con il contingente nazionale.

 

A precedenti  assetti si aggiungono i nuclei che l’Esercito ha messo a disposizione del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) e del Joint Force Headquarters (JFHQ) di Roma, per la gestione dell’accoglienza presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino e per il trasferimento del personale presso apposite strutture alloggiative dislocate su tutto il territorio nazionale.

 

La Forza Armata ha messo a disposizione anche sei Basi Logistico-Addestrative presso le quali il personale proveniente dall’Afghanistan verrà temporaneamente ospitato. Alla data odierna sono 77 gli ospiti già presenti presso la Base dell’Esercito di Roccaraso (AQ), 120 in quella di Camigliatello Silano (CS), 80 a Colle Isarco (BZ), 104 a Edolo (BS) e 206 a Sanremo (IM); un’intera famiglia afghana si trova invece presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, nella città militare della Cecchignola.

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Redazione

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