Alcune sembrano assolutamente delle fake news ma si rivelano poi notizie reali; altre sembrano così vere che quando scopriamo essere fake ci rimaniamo anche male.
Nei social ormai esistono tanti gruppi, ad esempio per Facebook, e tante pagine, per quanto riguarda Instagram, che aiutano a riscoprire le fake news da quelle reali. Tante poi spiegano anche come fare per riconoscere le fake ed evitare cosi di cadere nel tranello del commento facile e cattivo.
Ma su Instagram esiste una pagina che raccoglie una serie di notizie che sembrano davvero delle scemenze ma che in realtà sono totalmente autentiche. Parlo della pagina “@miti_da_sfatare“.
Una pagina creata qualche anno fa che oggi conta la bellezza di quasi 500 mila follower. Le notizie che tratta sono sia reali che fake ma quelle reali spesso sono talmente inimmaginabili da sembrare false.
Britney Spears e la Marina britannica
Ad esempio come ultimo post hanno pubblicato: “La Marina britannica usa un’arma molto poco convenzionale per dissuadere i pirati somali dal dirottare le loro imbarcazioni. Quest’arma è Britney Spears.”
Già dal titolo una risata viene fuori, ma leggendo il post si capisce che la notizia è reale: “No, non è uno scherzo. La Marina britannica usa davvero la musica di Britney Spears per spaventare i pirati somali e dissuaderli dal dirottare i supertanker al largo della costa orientale dell’Africa. L’agente navale mercantile Rachel Owens ha rivelato che dal 2013 è sufficiente una “esplosione di Britney” per respingere l’assalto dei pirati”.
“Le sue canzoni sono state scelte dal team di sicurezza perché pensavano che i pirati le avrebbero odiate di più. Queste popolazioni non sopportano la cultura o la musica occidentale, rendendo perfetti i successi di Britney”, ha spiegato Owens. È così efficace che la sicurezza della nave raramente ha bisogno di ricorrere alle armi, il che è ottimo sia per evitare inutili spargimenti di sangue che per risparmiare munizioni.
Ma se pensate che “Oops!.. I Did It Again” e “Baby One More Time” siano le uniche Hit efficaci, vi sbagliate. “The Real Slim Shady” di Eminem è stata messa in loop per oltre 20 giorni in una prigione americana a Kabul. Alcuni dei detenuti sono andati fuori di testa, tanto che uno di loro ha denunciato l’accaduto a Human Rights Watch, l’associazione contro le violazioni dei diritti umani. In altri casi, anche le canzoni dei Metallica e Bruce Springsteen sono molto utilizzate.”
Sembra fake, ma meglio non svoltare a sinistra
“L’azienda di consegne UPS fa in modo che i loro autisti non svoltino mai a sinistra. Con questo stratagemma riescono a risparmiare circa 350 milioni di dollari all’anno.“
E come per la notizia sopra, il post accompagna la risposta a questa affermazione un pò “bislacca“: “Una delle funzioni del software che prepara le consegne presso UPS è programmare un percorso in cui i corrieri gireranno solo a destra.
Infatti, un ingegnere di questa azienda ha notato che girare a sinistra potrebbe avere gravi conseguenze: “bisogna attraversare la strada, prestare attenzione alle precedenze, a volte rallentare e quindi frenare e poi accelerare. Girare a sinistra aumenta il consumo di carburante e aumenta il rischio di incidenti e fa perdere decisamente più tempo. Tom Vanderbilt, autore di diversi libri sul traffico stradale, spiega che una singola svolta a sinistra farebbe sprecare dai 30 ai 45 secondi di tempo di percorrenza. E cosa ne ricava UPS? Risparmio annuo tra 300 e 400 milioni di euro (carburante, costi operativi, ecc.) e 350.000 pacchi aggiuntivi consegnati all’anno. Inoltre, questa misura ha consentito a UPS di sbarazzarsi di 1.100 camion che erano diventati superflui e di risparmiare quasi 38 milioni di litri di benzina all’anno, consentendo di ridurre le proprie emissioni inquinanti di CO² di 20.000 tonnellate. Grazie a questa particolare scelta, l’azienda è stata definita come una delle più geniali al mondo. Che ne pensate?“
Ogni tanto fa piacere leggere certe “curiosità” perché sono accompagnate da un sorriso ed è un momento di svago che ci fa staccare da una realtà che di cui non vorremmo più sentirne parlare.
