Festival di Cannes – Ana Taylor-Joy riporta le donne al centro: buona la prima per “Furiosa”

La bellezza magnetica di Ana Taylor-Joy riporta il tema delle donne al centro del Festival di Cannes. Dopo i primi giorni che hanno visto protagonista assoluta la magnifica Meryl Strepp, la giornata di mercoledì è stata scandita dalla regina degli scacchi Ana Taylor-Joy, protagonista del film Furiosa: A Mad Max Saga, di George Miller.

Mercoledì sera sulla spiaggia della Croisette, sullo schermo gigantesco del Cinema de la Plage, il tema delle donne è risuonato con Moi Aussi, Me Too di Judith Godrèche, l’attrice-regista che non solo ha denunciato abusi da minorenne ma ha realizzato un film collettivo chiedendo ad altre donne, ben 1000, di raccontare la loro esperienza di sopravvissute. A tenere banco è proprio il film di Miller, con Anya Taylor-Joy, fuori concorso ma che fa già tanto parlare di sè.

A Cannes c’è anche Faye Dunaway ad accompagnare il documentario su di lei, diretto da Laurent Bouzereau. La Presidente del Festival, Iris Knobloch, è tornata sul tema delle donne –  “Le donne sono più ascoltate, per me questo è anche una sfida personale” –  ha spiegato alla cena di apertura al Palm Beach. E non è un caso che il concorso sia cominciato con Wild Diamond della esordiente Agathe Riedinger nel segno del cinema dei Dardenne: Malou Khebizi è l’attrice straordinaria che interpreta Lian, 19 anni nell’era di TikTok e dei soldi da influencer.

Poi “La ragazza con l’ago”, dello svedese Magnus von Horn, melodramma e horror in bianco e nero ispirato alla vera storia della serial killer danese Dagmar Overbye.

Oggi al Festival è il giorno di Francis Ford Coppola, che presenterà il suo Megaloposis, con Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel. Pagato di tasca sua dal regista (120 milioni di dollari), pensata per il massimo risalto tecnologico (dal suono alla visione in Imax), l’opera più ambiziosa del regista del “Padrino” affonda le radici nell’antica Roma, sposando la tesi per cui Catilina era un rivoluzionario e Cicerone un avvocato a servizio dei conservatori. Trasporta la vicenda in una New York futuribile e decadente in cui Cesare Catilina (architetto visionario) vorrebbe ricostruire una “nuova Roma”, mentre il Sindaco Cicero si oppone per sostenere lo status quo. Tra i due la figlia di Cicero, innamorata di Catilina e delle sue idee.

(dall’inviato Massimo Colonna)

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