Fibrosi polmonari, diagnosi ancora difficile per pazienti con ‘fiato corto’

Roma, 30 nov. (Adnkronos Salute) – Rappresentano il 25-30% dell’attività pneumologica ospedaliera. Tuttavia, le fibrosi polmonari oltre al pesante impatto della diagnosi e della prognosi, sono gravate da un complesso e macchinoso iter diagnostico. Risultato? Non tutti i pazienti, con il tipico ‘fiato corto’, sono seguiti in Centri di eccellenza in grado di assicurare una presa in carico globale, una maggiore accessibilità alle diverse opzioni terapeutiche oggi disponibili e alle sperimentazioni cliniche. Per questo motivo sono necessarie una maggiore informazione ed educazione di qualità per pazienti, familiari e giornalisti. A tale proposito oggi a Roma, clinici, associazioni dei pazienti e istituzioni hanno incontrato i giornalisti nel corso di formazione professionale continua “Comunicare la fibrosi polmonare. Il racconto sui media e la convivenza con la malattia attraverso l’esperienza dei clinici e dei pazienti”, secondo appuntamento del progetto Be Informed – Accademia di formazione per i giornalisti di Boehringer Ingelheim. Il corso è promosso dal Master Sgp dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza con l’obiettivo di fornire ai professionisti dell’informazione le conoscenze, le novità, gli strumenti e gli elementi per informare e comunicare correttamente queste patologie respiratorie.

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