Figliuolo a Regioni: “Aumentare contributo medici”

Il Commissario Francesco Paolo Figliuolo esorta le Regioni a fare di più per coinvolgere medici di base, farmacisti e altri operatori e scrive nelle “Linee guida per la prosecuzione della campagna vaccinale“: “Reputo necessario invitare Regioni e Province autonome ad aumentare in maniera graduale il contributo assicurato da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti e altri operatori del Servizio sanitario nazionale alle vaccinazioni giornaliere, mantenendo in fase intermedia e di transizione dello sviluppo del piano, completamente operativi gli Hub vaccinali”.

Scrive poi Figliuolo: “In una fase successiva, in previsione di eventuali ulteriori richiami, si dovrà valutare la possibilità di ricondurre l’attività vaccinale quanto più possibile nell’alveo di tutte le strutture ordinarie del Servizio sanitario nazionale arrivando a coinvolgere la totalità dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta farmacisti e altri operatori del Ssn, al fine di realizzare un sistema di vaccinazioni sostenibile e stabile nel tempo, senza dover ricorrere a misure emergenziali”.

Il Commissario straordinario rileva che: “Il numero dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti e altri operatori del Ssn che hanno espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale è già oggi considerevole e permetterebbe di incrementare notevolmente la capacità di inoculazione giornaliera, pur tenendo in debito conto le maggiori difficoltà logistiche connesse con la distribuzione e conservazione dei vaccini, alla soluzione delle quali ha conferito un contributo significativo l’Ordinanza del Ministero della Salute del 20 maggio ‘Tracciabilità dei contenitori dei flaconi di vaccini'”.

Nelle Linee guida Figliulo scrive: “Il graduale passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub vaccinali verso un sistema di ‘vaccinazioni delocalizzate’, molto più capillare e prossimo ai cittadini, permetterà di completare l’immunizzazione delle categorie più fragili, degli over 80, dei cittadini con comorbilità e ridotta mobilità, non ancora completamente intercettate dell’attuale modalità organizzativa e che potranno essere raggiunti a domicilio e comunque in luoghi ad ed esso prossimi”. E aggiunge: “Lo svolgimento dell’attuale campagna vaccinale anti Sars-Cov-2 individua di circa 2600 punti vaccinali nazionali, operanti in ospedali, hub regionali, delle Province autonome e strutture sanitarie della Difesa, il punto nevralgico per la somministrazione di vaccini. Questa organizzazione, grazie una progressiva implementazione di risorse e procedure, ha consentito di raggiungere e superare il traguardo delle 500.000 somministrazioni giornaliere, contenendo l’impatto sul sistema di distribuzione anche in funzione del non elevato numero dei siti presso i quali conferire vaccini”.

Il Generale Figliuolo spiega: “Gli studi sinora condotti indicano che, ai fini della tutela della salute e della funzionalità degli ospedali, l’efficacia della campagna vaccinale direttamente correlata la rapidità con cui viene svolta (approccio quantitativo) ma anche alla immunizzazione efficace dei target di popolazione più suscettibili di sviluppare una forma di malattia (grave approccio qualitativo). Pertanto vaccinare rapidamente il maggior numero di persone è un requisito importante tenendo sempre prioritario il completamento della copertura della popolazione vulnerabile e fragile”.


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