Focolaio covid in una palestra a Milano

All’interno di una palestra, zona città Studi a Milano, si è creato un focolaio di covid. Sono stati segnalati  10 casi, di cui uno con variante indiana. Per gli altri 9 casi è stato richiesto il sequenziamento. Tutti i contagiati si trovano in isolamento.

La palestra, in cui è nato il focolaio, è ancora aperta anche se il consiglio dei gestori, che stanno raccogliendo prenotazioni per gli abbonamenti, è di evitare di recarsi di persona finché la situazione non sarà nuovamente sotto controllo.

Nel frattempo l’Ats ha identificato 140 frequentatori della palestra che dal 24 maggio al 31 maggio hanno avuto contatti con almeno uno dei 10 casi rilevati. Sono stati tutti invitati ad eseguire un test antigenico o molecolare presso la rete dei punti tampone e dei drive through.

In una nota della palestra si legge: “In merito alla notizia riguardante i casi di contagi rilevati presso il club Virgin Active di Milano Città Studi, il brand conferma di rispettare all’interno delle proprie strutture tutte le misure igienico sanitarie previste dal Governo, sia nell’allenamento individuale che nello svolgimento di classi collettive. Virgin Active Italia si è resa da subito disponibile con l’Ats condividendo i dati richiesti rispetto alla frequentazione del Club per le opportune verifiche, con l’obiettivo di tutelare nel modo più rigoroso la salute dei propri collaboratori e clienti”.

Ricordiamo che nelle palestre bisogna sempre indossare la mascherina fino al momento in cui si inizia l’attività e la distanza non può essere inferiore a 2 metri. È obbligatorio misurare la temperatura all’ingresso e differenziare i percorsi di entrata e di uscita. Gli iscritti dovrebbero utilizzare tappetini propri, se possibile, oppure igienizzare i materiali ad ogni sessione di allenamento. In base alle regole del Governo si deve arrivare in palestra “già vestiti adeguatamente alle attività o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta dei rifiuti potenzialmente infetti”. Se l’attività sportiva viene svolta all’aperto la distanza può essere di un metro.

Sul caso del focolaio è intervenuto il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “Giusto riaprire ma è chiaro che la situazione va sorvegliata. In Inghilterra, il Paese che prima ha vaccinato e aperto, ci sono casi di ritorno. Non credo che ci libereremo della pandemia in fretta, o perlomeno non sarà più una pandemia ma che l’attenzione debba permanere sì. Da qua a dire che in questo momento non si debba riaprire ce ne corre, io penso che bisogna aprire con attenzione. La vigilanza dovrà essere attenta e localizzata”.

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