Francia: sì alla procreazione assistita per tutte, donne single e lesbiche incluse

Approvata dall’Assemblea nazionale francese la legge sulla “Procreazione medicalmente assistita (PMA) per tutte“. Sono stati 326 i voti favorevoli, 115 i contrari mentre in 42 si sono astenuti. La procreazione assistita si apre così anche a donne single e coppie lesbiche. Il progetto di legge risale ai tempi del Presidente socialista Francois Holland. Dall’associazione Inter-Lgbt, per questo, commentano il risultato come ottenuto “dopo nove anni di gestazione un parto nel dolore“.


La PMA rappresenta in Francia il 3,4% delle nascite e fino al passaggio di questa legge aveva interessato coppie eterosessuali, sposate o anche conviventi, con problemi di fertilità. Le donne single o le coppie lesbiche si rivolgevano a strutture in Belgio o in Spagna. Si stima che oltre 2400 francesi nel 2020 abbiamo fatto questo percorso.

Il percorso si svolgerà in seno alla sanità pubblica per donne fino a 43 anni

Oggi la nuova legge apre a tutte le donne e in seno alla sanità pubblica. Ci sono nel dispositivo alcune indicazioni. Il primo è l’età massima fissata a 43 anni, oltre che diversi colloqui con medici e un periodo di riflessione di uno o 2 mesi a seconda delle tecniche da adottare. Per le coppie lesbiche occorrerà anche una dichiarazione delle due donne davanti al notaio durante le gravidanza perché entrambe vengano riconosciute come ‘mamme’ del nascituro. Attualmente, dopo l’adozione del ‘matrimonio per tutti’ nel 2013, la compagna della donna che ha partorito può far richiesta di adozione del bambino. Ma si tratta di un percorso giuridico lungo che non sempre arriva a buon fine.

Nella legge, che vede la luce sotto la Presidente di Emmanuel Macron, inoltre, è contenuta anche un’altra novità. I figli raggiunta la maggiore età potranno conoscere l’identità di chi ha donato lo sperma o gli ovociti. Non verrà comunque legalmente riconosciuto nessun legame di filiazione con il donatore.

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