Fratello minorenne di Saman: “Secondo me l’ha uccisa strangolandola”

In una testimonianza, il fratello minorenne di Saman ha esposto la possibile modalità dell’uccisione della ragazza per mano dello zio Hasnain Danish. L’uomo è attualmente ricercato dai Carabinieri e dalla Procura di Reggio Emilia. Il ragazzo ha affermato: “Secondo me l’ha uccisa strangolandola, anche perché quando è venuto a casa non aveva nulla in mano”. Il fratello di Saman avrebbe raccontato che Danish, lo zio, ha pianto molto e minacciato il fratello di non dire nulla ai Carabinieri, con conseguenza la sua uccisione. Non avrebbe detto invece nulla su dove è stato nascosto il corpo. La notte tra il 30 aprile e l’1 maggio, sempre secondo la testimonianza, lo zio avrebbe detto ai genitori: “Ora andate in casa. Ci penso io”. Lo zio di Saman Abbas, ha confessato al fratello minorenne di lei di averla uccisa, ma non gli ha voluto dire dove ha nascosto il corpo.

La testimonianza è ritenuta dal Gip: “piena prova indiziaria della responsabilità dello zio nell’omicidio e il giovane, ora in una comunità protetta, particolarmente credibile”. Ha raccontato il ragazzo: “Del corpo io gliel’ho chiesto in quanto volevo abbracciarla un’ultima volta. Lui mi ha risposto di non potermelo dire”.

La sera del 30 aprile Saman aveva tentato di fuggire e ha avuto una violenta lite con i genitori. É stato ricostruito che Saman e i genitori, hanno urlato e lei li ha insultati. Lei ragazza avrebbe detto che voleva solo andare via e non sposare qualcuno. Poi ha preso le sue cose ed è fuggita. Il padre allora ha chiamato lo zio perché la riportasse a casa. Lo zio poi è tornato, dicendo che tutto era sistemato.

La Procura di Reggio Emilia contesta la premeditazione ai cinque indagati, i genitori, due cugini e uno zio, per l’omicidio di Saman Abbas. Lo ha confermato la procuratrice Isabella Chiesi che ha anche spiegato: “Condizioni meteo permettendo, da domani si partirà con l’utilizzo di un elettromagnetometro. Io penso che un mese sia un periodo che consente di trovare i resti con strumenti che danno conto della discontinuità del terreno”.

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