Melega, l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta ha, inoltre, affermato: “che sia l’opinione pubblica a trascurare il concetto di presunzione di innocenza posso anche capirlo, che tale concetto proprio non sia insito nella coscienza degli inquirenti è una triste realtà di cui posso farmi una ragione, ma che vengano diffuse in tempo reale le immagini di un indagine che mi riguarda, ancora segretata e assolutamente non solo senza un rinvio a giudizio ma addirittura senza neanche una chiusura indagine, questo non posso accettarlo”.
“Questo”, continua l’imprenditore nel comunicato di Adnkronos, “significa sacrificare la dignità di una persona, in questo caso la mia, in nome di una spettacolarizzazione in stile Big Brother di un operazione che è stata voluta far passare come l’operazione dell’anno e che invece fa acqua da tutte le parti fino addirittura a contestarmi rapporti inesistenti con aziende o persone con cui non ho mai avuto a che fare”.