Gas, Italia boccia Price cap UE: oggi Consiglio energia

Consiglio straordinario dell’energia alla prova del ‘price cap’ sul gas. Oggi a Bruxelles Ministri europei dell’energia si riuniscono per concordare sulle ultime proposte avanzate dalla Commissione europea per affrontare l’aumento dei prezzi. Tre i grandi Paese UE che hanno apertamente criticato il controverso price cap a 275 euro a megawattora proposto dalla Commissione europea, che scatterebbe solo in condizioni estreme (derivato sul Ttf a un mese sopra i 275 euro al Mwh per due settimane e spread tra il derivato a un mese e prezzo del Gnl sopra 58 euro per dieci giorni).

Italia, Spagna e Francia bocciano il Price cap: alto, misura insufficiente

Italia, Spagna e Francia hanno più o meno esplicitamente bocciato la mossa dell’esecutivo von der Leyen: il tetto individuato dalla Commissione von der Leyen è alto. Non sarebbe scattato neppure nello scorso agosto, quando i prezzi del metano schizzarono ben oltre i 300 euro al megawattora per una manciata di sedute. La più esplicita è stata la Ministra spagnola Teresa Ribera, che senza mezzi termini ha definito la proposta della Commissione una “presa in giro”, avvertendo che diversi Paesi intendono bloccare, in mancanza di un provvedimento serio sui prezzi, altre proposte avanzate dalla Commissione, probabile riferimento ai provvedimenti in materia di solidarietà.

Già Mario Draghi aveva costretto Olanda e Germania, nel Consiglio Europeo di ottobre, ad inserire un mandato sul tetto del gas nelle conclusioni, dicendo che l’Italia, in mancanza di un price cap, non sarebbe stata interessata a partecipare allo schema UE di solidarietà nel campo delle forniture di gas.

Oggi, il Ministro della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin non ha usato giri di parole e ha bollato come un “pannicello caldo” la proposta dell’esecutivo UE. Dalla Francia fonti del Ministero della Transizione Ecologica hanno anticipato che Agnès Pannier-Runacher domani a Bruxelles spiegherà che la proposta della Commissione è decisamente insufficiente e che l’esecutivo deve alzare di parecchio il livello di ambizione, perché servono soluzioni per contenere i prezzi del gas con urgenza, all’altezza della crisi che vive il continente.

Paesi come Olanda e Germania temono che qualsiasi intervento sul mercato possa creare problemi di approvvigionamento. “È una cosa molto, molto rischiosa”, ha spiegato una fonte diplomatica europea.

Attesa per l’incontro di oggi che certo non metterà fine alla discussione. Il dossier sul Price cap è destinato a riapprodare sul tavolo dei capi di Stato e di governo, al Consiglio Europeo del 15-16 dicembre.

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