Dietro i cercapersone esplosi che ieri erano causato morti e migliaia di vittime, quasi 4000, tra gli appartenenti a Hezbollah, ci sarebbero secondo fonti americane gli israeliani che avrebbero messo l’esplosivo nei cercapersone come riporta il New York Times. La notizia ovviamente non è stata ancora confermata.
Secondo il New York Times l’esplosivo sarebbe stato posizionato vicino alla batteria di ogni dispositivo e attivato tramite un messaggino.
I cercapersone che Hezbollah aveva ordinato all’azienda taiwanese Gold Apollo sarebbero stati manomessi prima di raggiungere il Libano, riporta il quotidiano americano.
A questo proposito va sottolineato che alla ditta costruttrice, la Gold Apollo, sono stati ordinati più di 3.000 cercapersone. L’azienda ha dichiarato, però, che i cercapersone sarebbero stati manomessi dopo essere stati spediti in Israele e non durante la loro costruzione e pertanto con un comunicato la Gold Apollo non si ritiene responsabile di quanto accaduto.
Gli Stati Uniti dicono di non sapere chi ci sia dietro l’esplosione dei cercapersone in Libano, negano di essere stati informati in anticipo e smentiscono ogni tipo di coinvolgimento nell’operazione.