Ghost, smantellata organizzazione criminale fantasma: 51 arresti

Europol ed Eurojust, insieme a forze dell’ordine e autorità giudiziarie di tutto il mondo, hanno smantellato una piattaforma di comunicazione crittografata. Come fanno sapere le forze dell’ordine, “la piattaforma, conosciuta come Ghost, veniva utilizzata come strumento per svolgere una vasta gamma di attività criminali, tra cui il traffico di droga su larga scala, il riciclaggio di denaro, episodi di violenza estrema e altre forme di crimine grave e organizzato“. Sono 51 gli arresti, uno in Italia.

La Direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha dichiarato –  “Oggi abbiamo chiarito che, indipendentemente da quanto nascoste pensino di essere, le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo.
Le Forze dell’ordine di 9 Paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato grave”.

“Questa operazione è ciò per cui Europol è fatta – ha aggiunto De Bolle – trasformare la collaborazione in risultati concreti riunendo le persone, gli strumenti e l’esperienza giusti per affrontare ogni aspetto di questa operazione complessa.
Il lavoro svolto fa parte del nostro impegno continuo nel combattere il crimine organizzato ovunque operi. Voglio estendere la mia gratitudine a tutti i nostri partner globali che hanno svolto un ruolo fondamentale nel rendere questa operazione un successo”.

Come ricostruiscono le Forze dell’ordine – Ghost aveva guadagnato popolarità tra le organizzazioni criminali grazie alle sue avanzate caratteristiche di sicurezza. Gli utenti potevano acquistare lo strumento senza dover dichiarare alcuna informazione personale. La soluzione utilizzava tre standard di crittografia e offriva l’opzione di inviare un messaggio seguito da un codice specifico, il che avrebbe comportato l’autodistruzione di tutti i messaggi sul telefono target.

Questo permetteva alle reti criminali di comunicare in modo sicuro, evitare il rilevamento, contrastare le misure forensi e coordinare le loro operazioni illecite oltre confine. A livello mondiale, diverse migliaia di persone utilizzavano lo strumento, che disponeva di una propria infrastruttura e applicazioni con una rete di rivenditori ubicati in vari Paesi. Su scala globale, circa mille messaggi vengono scambiati ogni giorno tramite Ghost – fanno sapere gli investigatori.

E’ stato uno sforzo multinazionale che ha coinvolto nove Paesi quello che ha portato Europol ed Eurojust, insieme a forze dell’ordine e autorità giudiziarie di tutto il mondo, a smantellare la piattaforma di comunicazione crittografata conosciuta come ‘Ghost’. Poiché i server sono stati trovati in Francia e Islanda, i proprietari della società si trovavano in Australia e le attività finanziarie erano situate negli Stati Uniti, è stata avviata un’operazione globale contro il servizio telefonico.

Lo smantellamento ha coinvolto una serie di raid coordinati e interventi tecnici. Nel corso dell’indagine, 51 sospetti sono stati arrestati: 38 in Australia, 11 in Irlanda, uno in Canada e uno in Italia ritenuto appartenente alla Sacra Corona Unita.

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